Politiche abitative

Casa e pari opportunità. La Regione promuove l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza

Siglato un protocollo che aumenta le misure per favorire la loro indipendenza

Promuove l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza. E’ questo a cui punta il Protocollo, siglato il 22 novembre 2023 dall’Assessora regionale alla Programmazione territoriale, Edilizia, Politiche abitative, Parchi e forestazione, Pari opportunità, Cooperazione internazionale allo sviluppo Barbara Lori.

L’obiettivo è mettere a sistema una serie di misure presenti nell’ordinamento attuale per predisporre iniziative e percorsi a sostegno dell’indipendenza abitativa delle donne che hanno subito atti violenti.

Alla luce della legge regionale 8 agosto 2001, n. 24, che disciplina l’intervento pubblico nel settore abitativo, sono state individuate le seguenti azioni:

  • la possibilità per il “Tavolo territoriale di concertazione delle politiche abitative” di promuovere procedure di mobilità intercomunale tra gli assegnatari di alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) e l’offerta di soluzioni abitative in ERS (Edilizia Residenziale Sociale)
  • la possibilità di assegnare alloggi di ERP in emergenza abitativa, previo inserimento nei regolamenti comunali della condizione di “donne vittime di violenza”
  • la possibilità di riconoscere un punteggio premiale nelle graduatorie ERP alle “donne vittime di violenza”
  • la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio di ERP dell’assegnatario autore di delitti di violenza domestica e il conseguente diritto al subentro nella titolarità del contratto di locazione da parte degli altri componenti del nucleo familiare
  • la sospensione dall’assegnazione dell'alloggio di ERP nei confronti dell'assegnatario verso il quale sia stato disposto l’allontanamento per fatti riconducibili a violenza domestica, e la garanzia di permanenza nell’alloggio ai restanti componenti del nucleo familiare.

Per rendere possibile tutto ciò il protocollo prevede il coinvolgimento di diversi attori:

  • la Città metropolitana di Bologna
  • i Comuni dell’area metropolitana di Bologna
  • la Regione Emilia-Romagna
  • le Aziende casa del territorio metropolitano comunque denominate
  • i Sindacati e le associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini
  • i Centri antiviolenza del territorio metropolitano che si occupano di contrasto alla violenza di genere.

Tutte queste misure potranno essere attuate solo a seguito della loro valorizzazione nei regolamenti comunali e in base alle disponibilità delle diverse Amministrazioni comunali coinvolte.

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ultima modifica 2023-11-29T15:10:16+02:00
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