Alloggi di proprietà pubblica
Requisiti per l'assegnazione degli alloggi pubblici
Per concorrere all'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) è necessario possedere tutti i seguenti requisiti:
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Cittadinanza italiana o altra condizione ad essa equiparata
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Residenza anagrafica o attività lavorativa nel Comune cui si fa domanda
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Residenza anagrafica o attività lavorativa nell’ambito territoriale regionale da almeno 3 anni
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Non avere la proprietà (o altro diritto reale) di un alloggio ovunque ubicato (per una quota superiore al 50%)
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Non avere avuto precedenti assegnazioni di alloggi o finanziamenti agevolati dallo Stato o altri Enti pubblici al fine di realizzare o acquistare un alloggio
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Valore ISEE non superiore a 17.428,46 euro e valore del patrimonio mobiliare non superiore a 35.560,00 euro (soglie aggiornate a luglio 2021)
Determinazione dei canoni
I canoni di affitto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono determinati dai Comuni, sulla base di criteri generali definiti dalla Regione.
Per ciascun alloggio viene individuato il canone oggettivo che si ottiene moltiplicando la superficie calpestabile dell’alloggio per il valore, espresso in euro al metro quadro, della superficie.
Questo valore dipende dai parametri qualitativi dell’alloggio stesso (per esempio presenza di ascensore, doppi servizi, etc.), dalla sua ubicazione nel territorio comunale e dalla dimensione demografica del Comune.
Sono individuate 4 fasce (le soglie ISEE indicate sono aggiornate a luglio 2021):
a) Nella fascia di protezione (fino a 7.620,00 euro) il canone è in funzione del solo reddito del nucleo a prescindere dalle caratteristiche dell’alloggio.
In questa fascia il canone è una percentuale del reddito, che può essere al massimo del 20%, stabilita dai Comuni.
b) I nuclei familiari collocati nella fascia dell’accesso (da 7.620,01 a 17.428,46 euro) pagano il canone oggettivo con uno sconto che può raggiungere il 50% del canone.
L’individuazione della percentuale di sconto da applicare è di competenza dei Comuni che, nei propri regolamenti, stabiliscono la gradualità degli sconti applicati in base al reddito ISEE.
c) Nella fascia della permanenza (da 17.428,47 a 24.400,26 euro), il canone pagato è il canone oggettivo che potrebbe anche essere maggiorato dai Comuni, fino ad un massimo del 45%.
d) Nella fascia della decadenza (oltre 24.400,26 euro), riferita ad utenti dichiarati decaduti (ovvero che non possiedono più tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente), viene applicato, fino al rilascio della casa, il canone maggiorato determinato dal Comune.
Il canone d’affitto viene aggiornato annualmente.
Riferimenti normativi
Le norme e gli atti amministrativi per l'individuazione dei requisiti
A chi rivolgersi
Le domande per concorrere all'assegnazione di un alloggio pubblico vanno presentate agli uffici del Comune dove è localizzato l'alloggio, o agli enti indicati dai Comuni.