Considerazioni sul paesaggio
Poche parole hanno un significato vago e variabile come "paesaggio". È infatti un termine ben noto a tutti e largamente usato nel linguaggio corrente; il senso che gli viene attribuito può però essere completamente differente con il cambiare del contesto del discorso e del punto di vista da cui viene affrontato, nonché della sensibilità e degli interessi specifici di chi osserva o prende in considerazione il paesaggio stesso. Così, consultando differenti vocabolari della lingua italiana, possiamo trovare come primo significato sia "panorama, veduta, più o meno ampia, di un luogo, specialmente campestre, montano o marino", sia il più ampio "complesso di tutte le fattezze sensibili di una località", sia l'ancora più esaustivo "particolare fisionomia di una regione determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche, etniche".
Cos'è il paesaggio
Il "paesaggio" è argomento sterminato e difficile da circoscrivere; e non pare certo questa la sede per una disquisizione approfondita, anche perché si tratta di un "concetto" che ha subìto una profonda evoluzione nel tempo. È però necessario fornire alcune coordinate fondamentali che potranno essere utili, per introdurre l'argomento, e per definire tutto il lavoro seguente.
I paesaggi dell'Emilia Romagna
Il paesaggio non è un'entità stabile e immutabile ma, al contrario, è il risultato dinamico di una somma variabilissima di fattori sia naturali che indotti dall'intervento umano.
Il paesaggio geologico
Secondo gli specialisti del paesaggio, esiste una gerarchia di percezione delle sue componenti.
La nostra idea di paesaggio
Il Paesaggio è democratico, appartiene cioè a tutti gli individui che in esso vivono e si riconoscono e chiunque lo alteri, lo modifichi o lo distrugga sottrae un bene non rinnovabile alla collettività ed una memoria materiale e spirituale che è l'identità di ciascuno di noi.