La Regione, a cui è attribuita la competenza in materia di pianificazione paesaggistica, ha il compito di sottoporre a specifica normativa d'uso e valorizzazione il territorio attraverso la realizzazione del Piano territoriale paesistico regionale adeguato al Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42/2004 e successive modifiche).

Il piano, attualmente in corso di elaborazione condivisa con il Ministero per i Beni e le attività culturali, è lo strumento a cui la Regione Emilia-Romagna affida la tutela dell’identità culturale e dell’integrità fisica dell’intero territorio regionale, rispondendo al più generale obiettivo di sostenibilità, favorendo ed assicurando l’integrazione della dimensione ambientale e paesaggistica nella pianificazione urbanistica e territoriale.

Il piano paesistico attualmente in vigore è stato adottato dalla Regione il 29 giugno 1989 e approvato il il 28 gennaio 1993, con il profilo di Piano urbanistico territoriale con particolare riguardo alla salvaguardia dei valori paesistici e ambientali. Il quadro normativo sulla tutela del paesaggio è stato segnato successivamente da una profonda evoluzione dei profili legislativi che, a partire dalla promulgazione della Convenzione europea del paesaggio (Firenze 2001), fino alla emanazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2004 e successive modifiche), ha definito un nuovo concetto di paesaggio e disposto nuove regole di tutela.

Al concetto di paesaggio oggi viene attribuita un'accezione più vasta e innovativa, che coincide con il profilo che la nostra Regione ha dato al proprio piano paesaggistico, quale bene degno di tutela giuridica indipendentemente dal suo valore specifico.

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