Immagine che rappresenta montagne

Le aree interne sono “quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e a seguito di secolari processi di antropizzazione. Vive in queste aree circa un quarto della popolazione italiana, in una porzione di territorio che supera il 60% per cento di quello totale e che è organizzata in oltre quattromila Comuni".

Il Governo ha mappato le aree e ha lanciato la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) nel periodo di programmazione europea 2014-2020, con l'intento di contrastare il processo di marginalizzazione e il fenomeno marcato di spopolamento e invecchiamento che le caratterizzano.

La Strategia Nazionale per le Aree Interne è:

  • una politica multilivello che vede agire in modo coordinato il Governo nazionale, la Regione e il sistema locale rappresentato dai Comuni delle aree interne. Il soggetto che coordina la Strategia è il Comitato tecnico aree interne (CTAI), che opera sotto la guida del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che si interfaccia con le Regioni e le aree pilota selezionate
  • basata sull’approccio «place based», volto a definire, attraverso un processo partenariale, strategie territoriali di sviluppo, finalizzate a combattere lo spopolamento e le sue cause, valorizzare il capitale e il potenziale delle aree interne, rimuovere i fattori che limitano lo sviluppo e promuovere progetti innovativi nei servizi essenziali (istruzione, sanità, trasporti e accessibilità) e per lo sviluppo produttivo
  • sperimentale, da attuare nel ciclo 2014-2020 in un numero di aree limitate, al massimo 4 per ogni regione, le “aree interne pilota”
  • finanziata con il concorso di risorse nazionali, per l’accrescimento dei servizi socio-sanitari, di mobilità e di istruzione a favore della cittadinanza, e di risorse regionali provenienti dai Programmi europei (Por Fesr, Por Fse e Psr) per attuare iniziative di sviluppo produttivo.

La Regione Emilia-Romagna ha aderito alla SNAI candidando 4 aree interne pilota, che hanno definito e stanno attuando la propria strategia di sviluppo locale. 

L’attuazione delle strategie è basata sullo strumento dell’Accordo di programma quadro sottoscritto dalle amministrazioni coinvolte: Ministeri, Regione e Sindaco Capofila.

Nel ciclo di programmazione 2021-2027, la Strategia nazionale per le aree interne (SNAI), ha trovato attuazione attraverso l’Obiettivo di policy (OP) 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini”.

L’OP5 si attua attraverso strategie territoriali integrate, con un approccio "place based", sia alla scala urbana sia alla scala non urbana.

La Regione, nel solco della SNAI, ha identificato 9 aree interne (le 4 pilota + altre 5) eleggibili alle Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne (STAMI) sostenute attraverso l’OP 5 della politica di coesione.

Settore coordinamento delle politiche europee, programmazione, riordino istituzionale e sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione


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