Introduzione
Un’innovativa misura di housing sociale per rispondere a un’emergenza abitativa in crescita, specie per quanto riguarda l’offerta di abitazioni in affitto. E allo stesso tempo promuovere nuove soluzioni sul piano della condivisione di servizi e della socialità negli spazi comuni.
La Regione rilancia il proprio impegno per la casa e stanzia 7 milioni di euro per realizzare alloggi da destinare alla locazione o assegnazione in godimento permanente o per un periodo minimo di 10 anni. Alloggi a canone calmierato per la cosiddetta fascia grigia, quelle famiglie, cioè, con un indicatore Isee fino a 35 mila euro, che non possono accedere all’Edilizia residenziale pubblica, ma che sono in difficoltà nel trovare una soluzione sul libero mercato.
Destinatari del bando regionale, approvato dalla Giunta nell’ultima seduta e pubblicato oggi, cooperative di abitazione, imprese costruttrici e loro consorzi che potranno presentare progetti integrati che prevedano, accanto alla realizzazione di alloggi di Edilizia residenziale sociale (Ers), servizi di tipo culturale, socio-assistenziale, educativo per chi vi abita, ma in grado anche di rafforzare le relazioni con il quartiere, favorendo senso di comunità e appartenenza.
Una nuova misura che rafforza l’impegno della Regione per il diritto all’abitare: 4,6 milioni di euro per il Patto per la casa e la gestione degli alloggi sfitti insieme ai Comuni; altri 9 milioni di euro per scorrere le graduatorie per il bonus affitti: fino a tre mensilità l’anno per un massimo di 1.500 euro, 66mila domande arrivate, 49 milioni lo stanziamento complessivo; 1 milione per la rinegoziazione dei canoni. Insieme ai 30 milioni di euro per il ripristino degli alloggi sfitti Erp - 1.400 quelli assegnati e prima vuoti – e ai 25 milioni per aiutare le giovani coppie a comprare casa in montagna, con quasi mille richieste di contributo soddisfatte. Da sottolineare poi i 124 milioni di euro assegnati all’Emilia-Romagna dal PNRR, per interventi già programmati: la riqualificazione sismica ed energetica di 900 alloggi in 52 edifici di Edilizia residenziale pubblica. In totale, oltre 240 milioni di euro per il sostegno alla casa rivolto a persone e famiglie, soprattutto i più fragili e chi è in difficoltà economica.
“Giovani coppie, lavoratori temporanei, famiglie monoreddito, anziani, studenti. Crescono le persone che non riescono a trovare un’abitazione in affitto a un costo accessibile- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessora alla Programmazione territoriale, Edilizia e politiche abitative, Barbara Lori-. Questo rende le nostre città sempre meno inclusive. Siamo di fronte a una grande questione sociale a cui si può rispondere solo mettendo in campo una pluralità di strumenti, di cui il bando che presentiamo oggi è solo l’ultimo in ordine di tempo. Un bando che si propone due obiettivi: ampliare l’offerta di alloggi a canone calmierato e farlo attraverso interventi di elevata qualità sul piano urbanistico, della rigenerazione, dell’efficientano energetico e della sicurezza oltre che dei servizi”.
“È evidente però che una questione cruciale come quella della casa richiede un’assunzione di responsabilità anche a livello nazionale, a partire dal rifinanziamento con risorse adeguate del Fondo per l’affitto. E poi un nuovo Piano casa- chiudono Bonaccini e Lori- che in Italia manca da decenni e che oggi, di fronte alle crescenti difficoltà economiche legate alla pandemia, al rincaro delle materie prime e all’inflazione, non è più rinviabile”.
I contributi regionali
L’intervento regionale si tradurrà in due tipi di contributi: quelli rivolti a ridurre il canone di locazione e quelli per concorrere ai costi di realizzazione degli spazi comuni, di servizio e delle attrezzature previsti dai progetti.
La crisi del mercato dell’affitto
Gli effetti della pandemia, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime; l’inflazione e l’impennata dei tassi di interesse dei mutui bancari. Un mix di fattori che non ha mancato di far sentire i suoi effetti sul mercato della casa, rendendo la locazione spesso una scelta obbligata, proprio nel momento in cui il boom degli affitti brevi turistici ha ridotto in modo significativo lo stock degli alloggi a disposizione.
Il provvedimento regionale punta a sostenere la realizzazione di nuove abitazioni da destinare proprio alla locazione, prioritariamente attraverso la riqualificazione e la rigenerazione urbana, con un percorso di accompagnamento, nella definizione delle proposte ammesse a contributo, per arrivare a valorizzare quelle più innovative, che potranno costituire dei modelli di buone pratiche per futuri interventi. Un percorso in più fasi con focus sulla qualità progettuale architettonica e urbanistica, sulla qualità dei servizi rivolti agli abitanti e sulla qualità della gestione.
L’impegno della Regione per la casa
Il bando sull’housing sociale è solo uno degli interventi messi il campo dalla Regione.
Ammontano a 4,6 milioni le risorse a sostegno del Patto per la Casa, per rimettere sul mercato anche in questo caso a canone calmierato, alloggi attualmente sfitti, attraverso la regia (e le garanzie) delle Agenzie per la casa comunali: già arrivate le adesioni del Comune di Rimini e dell’Unione della Romagna Faentina, mentre sono in via di definizione quelle dei Comuni di Ferrara, Parma, Cesena e dell’Unione del Sorbara.
A sostegno del Fondo per l’affitto la Regione ha stanziato ulteriori 9 milioni - che si aggiungono ai 40 milioni tra risorse regionali e statali del 2022 – che permetteranno di scorrere una graduatoria che conta oltre 66 mila domande arrivate, oltre 10mila in più rispetto all’anno precedente.
E poi le risorse per la riqualificazione degli alloggi Erp: 30 milioni di euro dal 2020, grazie ai quali la Regione ha potuto assegnare alle famiglie in graduatoria quasi 1.400 alloggi prima sfitti, mentre ulteriori interventi in questa direzione verranno realizzati grazie al Fondo complementare del Pnrr che ha assegnato alla Regione 124 milioni per interventi di riqualificazione sismica ed energetica in 52 edifici Erp e oltre 900 appartamenti.
E prosegue il Programma di rinegoziazione degli affitti sostenuto da 1 milione di euro di risorse regionali, di cui 400mila per il 2024.
Un provvedimento quest’ultimo che ha interessato con misure specifiche anche i comuni alluvionati, insieme a un programma straordinario di recupero dell’edilizia Erp che ha permesso di intervenire su 200 alloggi.
Infine, prosegue l’attuazione del provvedimento per l’acquisto della casa in montagna da parte di giovani coppie e famiglie. Dal 2020 la Regione ha assegnato contributi a fondo perduto per 25 milioni di euro e quasi mille domande soddisfatte.
Ultimo aggiornamento: 29-05-2024, 09:30