Introduzione
A fianco dei Comuni, per rendere le città più accessibili, inclusive, accoglienti. La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 900mila euro per contribuire alle spese di progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) negli spazi e negli edifici pubblici: piazze, strade, giardini, ma anche scuole e musei.
Le risorse si tradurranno in contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 40mila euro che saranno assegnati sulla base di un avviso pubblico in uscita nei prossimi mesi, con alcune priorità, tra cui quella riconosciuta, sulla base delle indicazioni del decreto ministeriale, ai Comuni con una popolazione compresa tra i 5mila e 20mila abitanti.
Lo ha deciso la Giunta regionale, con un provvedimento proposto dall’assessora alla Programmazione territoriale e politiche abitative Barbara Lori.
I Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Superare le situazioni di criticità presenti su un territorio con un progetto organico in grado di superare gli interventi spot. Per costruire città più vivibili per tutti: persone con disabilità, anziani, bambini e i tanti che possono trovarsi, anche momentaneamente, in una situazione di fragilità.
Sono questi gli obiettivi di un Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Un cambio di prospettiva che la Regione ha voluto sostenere, realizzando a novembre 2022 anche dei corsi di formazione rivolti ai tecnici e ai progettisti comunali. E proprio la partecipazione a questi corsi rappresenta un altro dei criteri di priorità che saranno previsti dal bando regionale in uscita.
I 900mila euro (901.644 euro) a disposizione provengono dal Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità: complessivamente 12 milioni di euro, ripartiti a livello regionale sulla base della popolazione residente nella fascia 18-64 anni.
Il bando definirà le condizioni di partecipazione per i Comuni, nonché i termini e i contenuti richiesti per la presentazione delle candidature alla redazione dei PEBA. Gli Enti dovranno comunque garantire una quota di cofinanziamento al contributo regionale ottenuto, eventualmente variabile in base alla dimensione demografica del Comune.
Per approfondire:
Vogliamo sostenere i Comuni nella sfida di una nuova progettualità, che vada al di là del semplice rispetto della norma. Una progettualità alta e capace di guardare allo spazio urbano in una prospettiva organica e inclusiva. Per questo siamo partiti lo scorso autunno con un corso di formazione che ha previsto anche una fase di laboratorio, rivolto ai tecnici degli Enti locali. Con questo bando facciamo un passo ulteriore, prevedendo un incentivo per sostenere le spese di progettazione. L’obiettivo è costruire città che siano davvero a misura di tutti.
Ultimo aggiornamento: 29-05-2024, 09:31