In base alla legge n.168/2017 in materia di domini collettivi, il vincolo paesaggistico sulle zone gravate da usi civici di cui all'articolo 142 comma 1, lettera h) del D.Lgs. 42/2004, garantisce l'interesse della collettività generale alla conservazione degli usi civici per contribuire alla salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio. Tale vincolo paesaggistico è mantenuto sulle terre anche in caso di liquidazione degli usi civici ed anche in caso di trasferimento di diritti di uso civico e di permuta, come precisato dall’art. 3, comma 6, della legge n. 168/2017.

In attuazione degli artt. 143 e 156 del Dlgs 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, il Comitato Tecnico Scientifico incaricato di effettuare l’adeguamento del PTPR al medesimo Codice (CTS) ha effettuato la ricognizione delle aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici di cui all’art.142 comma 1, lettera h).

Sulla base di una metodologia condivisa , la ricognizione ha consentito di ricostruire un quadro completo della presenza e, laddove possibile, della consistenza dei beni posseduti in forma collettiva o nei quali si esercitano degli usi civici.

In anticipazione al formale avvio del procedimento di approvazione dell’adeguamento del PTPR, la Regione e il MiC hanno ritenuto opportuno procedere alla pubblicazione sui propri siti istituzionali degli esiti della ricognizione condivisi in sede di CTS (così come da verbale n.74 del 21 giugno 2023) assumendoli come migliore riferimento disponibile per l’applicazione della tutela paesaggistica.

La pubblicazione degli esiti della ricognizione ha quindi lo scopo di permettere di avere conoscenza dell’attività svolta da Regione e MiC e allo stesso tempo di permettere agli Enti locali di tenerne conto fin d’ora, ove necessario, nella gestione ordinaria dell’esercizio delle attività amministrative delegate dalla Regione oltre che nei procedimenti di adeguamento della pianificazione urbanistica in attuazione della L.R. n. 24/2017.

La pubblicazione è inoltre volta a verificare, anche con il coinvolgimento dei Comuni interessati, i risultati della ricognizione finora raggiunti e perfezionarli per quanto possibile con le informazioni e documentazione a disposizione.

Si precisa infine che gli eventuali aggiornamenti sullo stato dei singoli usi civici, sono di competenza del Settore Agricoltura, Caccia e Pesca e verranno recepiti dalla presente ricognizione per l’applicazione del vincolo paesaggistico.

Cartografia

L’informazione cartografica degli esiti della ricognizione è stata organizzata in due principali livelli informativi e dando merito del diverso livello di certezza degli esiti della ricognizione:

1) Entità di tipo cartografico che distingue i Comuni in base alla presenza o assenza di usi civici (risorsa shapefile P_COMUSC_PL):

  • Comuni con assenza di usi civici dimostrata da relativo decreto commissariale di inesistenza; 
  • Comuni con presenza di usi civici accertati o da accertare.

2) Entità di tipo cartografico degli usi civici e delle università agrarie:

livello di dettaglio del patrimonio dei beni gravati dagli usi civici, individuato tramite uno strato cartografico puntuale o, quando possibile, poligonale.

Questo livello informativo è organizzato tenendo conto e dando merito del diverso livello di certezza/incertezza delle informazioni e ufficialità del dato, in modo da agevolare la loro utilizzabilità ai fini dell’applicazione della tutela paesaggistica:

  • Usi civici con esistenza certa e consistenza certa: le realtà per le quali è stato possibile accertare l’esistenza e la consistenza delle terre gravate da usi civici, ovvero quelle situazioni nelle quali è stato possibile identificare le particelle su cui gravano usi civici da atti ufficiali, sono rappresentate tramite aree corrispondenti alle particelle stesse (risorsa shapefile P_USC_PL).

Su queste aree rappresentate in forma poligonale è applicabile il vincolo paesaggistico.

  • Uci civici con esistenza certa e consistenza da verificare: per diversi usi civici la ricognizione ha potuto accertare l’effettiva esistenza, ma non ha consentito di individuare precisamente le aree assoggettate ad uso civico; pertanto, sono rappresentati solamente tramite punto localizzato in corrispondenza del centro abitato frazionale o del capoluogo del Comune che detiene i diritti (risorsa shapefile P_USC_PT).

La rappresentazione cartografica per questi casi, ad oggi non può che essere simbolica, ovvero indicata con un punto. Per applicare la tutela paesaggistica è preventivamente necessario identificare con certezza la consistenza di questi usi civici, svolgendo ulteriori approfondimenti meglio individuati nella metodologia.

Vi è infine un numero residuale di usi civici  incerti, che non sono stati geolocalizzati, ma solo elencati all’interno di una specifica tabella nella metodologia (si vedano pag. 16-19)

Le informazioni descrittive dei beni sono contenute nelle schede  e nei rapporti per provincia

Per scaricare i dati:

Le risorse sopra indicate sono consultabili e scaricabili:

- dal catalogo dell’informazione “minERrva” punto di riferimento e di condivisione delle informazioni conservate dalla Direzione Generale Cura del Territorio ed Ambiente della Regione Emilia-Romagna:

- dal WebGIS del Segretariato regionale del MiC, che ne consente anche una visualizzazione interattiva e integrata con tutti i beni immobili, architettonici ed archeologici, tutelati ai sensi della parte seconda del Codice