Pubblicazioni
- 1 SOS4LIFE Linee guida 2 edizione (
140.91 MB) - Liberare il suolo - linee guida per migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici negli interventi di rigenerazione urbana
- 2 SOS4LIFE Linee guida (
36.18 MB) - Liberare il suolo - 20 casi studio per la resilienza urbana-progetti e processi di adattamento negli interventi di rigenerazione
- La dimensione sociale della rigenerazione urbana - prodotto multimediale relativo al corso che si è tenuto nel 2017/2018
- Valutare la rigenerazione urbana - pubblicazione che deriva dai contenuti del corso "valutare la rigenerazione urbana" del 2016
- REBUS® Guida "Rigenerare la città con la Natura"- 2 edizione - strumenti di progettazione degli spazi pubblici tra mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
- Linee guida per la rimozione, gestione e riapplicazione del topsoil indicazioni utili per il riuso dei suoli escavati sia in situ che in aree di rigenerazione urbana
a cura del gruppo di lavoro interdirezionale "Valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo di suolo", 2015
- Ricostruire l’emergenza. Cronologia della gestione istituzionale del terremoto in Emilia (2015) La presente pubblicazione si propone di ripercorrere i momenti salienti della reazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 mettendo in evidenza gli attori istituzionali e gli strumenti adoperati per affrontare le fasi di emergenza, transizione e quindi ricostruzione.
- Le forme della ricostruzione dei centri colpiti dai terremoti del 20 e 29 maggio 2012 (2013)
Riflessione critica sulla ricostruzione dei centri storici ed urbani alla luce delle logiche operative che l’intrecciarsi delle diverse morfologie: quelle fisico-edilizie, quelle economico-sociali, quelle funzionali, quelle dello spazio pubblico, ecc. propongono ad una ricostruzione qualitativa.
- Linee guida per l’elaborazione della carta delle potenzialità archeologiche del territorio (2014) L’obiettivo delle presenti linee guida è quello di fornire ai Comuni una metodologia che permetta di estendere all’intero territorio regionale l’applicazione sistematica degli strumenti di archeologia preventiva, integrandoli alla pianificazione urbanistica.