Il monitoraggio del consumo ordinario è volto alla verifica del rispetto del limite massimo di consumo di suolo consentito al 2050.

Monitoraggio delle trasformazioni che rientrano nei casi disciplinati dall’art.53 della L.R 24/2017, rilevati dalla regione tramite l’attività di pubblicazione sul BURERT.

A cura del gruppo di lavoro interdirezionale "Valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo di suolo", 2015

La metodologia si compone di quattro parti, tra loro strettamente connesse (illustrate nel documento "Il monitoraggio del consumo di suolo")

1. definizioni: del "consumo di suolo" e delle articolazioni del territorio in una  classificazione che costituisce riferimento per lo sviluppo del monitoraggio e la lettura dei  risultati finali
2. lettura dello stato di fatto: che restituisce lo stato reale di ciascuna parte del territorio, come rilevabile da banche dati geotopografiche
3. lettura dello stato della pianificazione: che restituisce lo "stato di diritto" delle aree determinato dalle previsioni urbanistiche che insistono su di esse
4. risultati finali: come esito del confronto tra la lettura dello stato di fatto e quella dello stato della pianificazione.

Allo stato attuale è stata effettuata una lettura dello stato di fatto completa e dettagliata di tutto il territorio regionale, che ci restituisce uno scenario aggiornato al 2008, consultabile attraverso l’apposito applicativo MoKa.

E’ disponibile inoltre una brochure illustrativa "Consumo di Suolo e Pianificazione: Conoscere per decidere", che richiama in sintesi la metodologia ed i primi risultati quantitativi e qualitativi della lettura del suolo consumato in regione, cui è allegata una cartografia del consumo di suolo in Emilia Romagna al 2008.