Attraverso l’interpretazione delle dinamiche territoriali del territorio regionale è stato ricostruito un quadro delle trasformazioni che maggiormente hanno contribuito a trasformare i paesaggi regionali e in cui si possono ricercare possibili evoluzioni nelle forme di degrado e/o compromissione paesaggistica che lo studio sintetizza in quattro tipologie (inserimento puntuale, frammentazione, riduzione e progressiva eliminazione o perdita di valori). La ricerca del DAPT vuole essere un primo contributo per la lettura e l’interpretazione dei paesaggi regionali sulla base del quale gli enti locali potranno confrontarsi nell’impostare le proprie politiche di governo del territorio al fine di mettere in atto azioni di prevenzione da fenomeni di degrado e compromissione paesaggistica ed attivare progetti efficaci di riqualificazione  e di valorizzazione dei paesaggi locali.

Il seminario ha previsto  anche altri due interventi che contribuiscono a completare e a dare chiarimenti  a quanto illustrato nello studio DAPT . Il prof. Guido Ferrara, già direttore scientifico della rivista Architettura del paesaggio e per molti anni docente in materia di pianificazione alla Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Firenze, ha  focalizzato nel suo intervento elementi importanti di riflessione e discussione per la tematica oggetto del seminario,. mentre l’arch. Barbara Marangoni, consulente regionale che ha elaborato diversi studi e ricerche per l’adeguamento del Piano Paesaggistico, ha illustrato una ipotesi di definizione di ambiti paesaggistici a cui ha fatto riferimento lo studio DAPT.  

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