Efficacia del Piano
Il PTPR va ricondotto nell'ambito di quei piani urbanistici territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici e ambientali che trovano la loro fonte primaria nell'art. 1 bis della L. 431/85. In quanto tale è idoneo a imporre vincoli e prescrizioni direttamente efficaci nei confronti dei privati e dei Comuni: Le prescrizioni devono considerarsi prevalenti rispetto alle diverse destinazioni d'uso contenute negli strumenti urbanistici vigenti o adottati.
L'ambito di operatività del piano non è quindi limitata alle aree vincolate, ma è efficace su tutto il territorio regionale, proprio in considerazione degli interessi superiori di cui è portatore, relativi alla conservazione e difesa del patrimonio culturale e storico del paesaggio.
Il PTPR provvede, con riferimento all'intero territorio regionale, a dettare prescrizioni, indirizzi e direttive.
Sono denominate prescrizioni le disposizioni del PTPR che incidono direttamente sul regime giuridico dei beni oggetto di tutela, disciplinando gli usi ammissibili e le trasformazioni consentite per ciascuno di essi.
Non soltanto le norme che specificano i divieti ed i limiti, ma anche quelle nelle quali vengono precisati gli usi o le trasformazioni "comunque consentite" costituiscono prescrizioni.
Le prescrizioni sono pertanto immediatamente precettive e devono trovare piena osservanza ed attuazione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati.
Con i concetti di direttive e di indirizzi sono individuate nel PTPR le disposizioni che attengono all'attuazione del Piano stesso ad opera degli Enti territoriali subregionali.
Essi definiscono:
taluni provvedimenti, che devono essere posti in essere attraverso appositi atti deliberativi, con l'indicazione, di regola, dell'autorità competente e del termine (normalmente solo ordinatorio) entro il quale devono essere assunti;
i (nuovi) contenuti che gli strumenti di pianificazione devono avere, al fine di assicurare la tutela paesaggistico-ambientale del territorio, precisandosi, di volta in volta, le analisi, le perimetrazioni, le tematiche da regolamentare ecc.
Pertanto, dette disposizioni contengono norme procedurali che devono essere osservate dagli Enti territoriali nell'esercizio delle proprie competenze pianificatorie, a seguito dell'approvazione del PTPR. Il Piano paesistico definisce inoltre, sempre con riferimento all'intero territorio regionale, specifiche disposizioni di due tipi ben distinti:
sulla tutela delle caratteristiche qualitative essenziali ed intrinseche delle componenti territoriali di cui è riconoscibile l'interesse culturale per ragioni ambientali, paesaggistiche, naturalistiche, vegetazionali, geomorfologiche, idrologiche, paleontologiche, archeologiche, storico-testimoniali e storico-artistiche;
sulla considerazione in relazione ad oggettive limitazioni alle trasformazioni ed agli usi ammissibili, di specifiche condizioni geologiche ed idrauliche.