Il Protocollo è stato siglato  in applicazione dell’art. 4, comma 2, dell’Intesa interistituzionale siglata in data 4 dicembre 2015 finalizzata all’adeguamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) al Codice dei beni paesaggistici e del paesaggio (D.Lgs. n. 42 del 2004).

La Regione aveva negli anni scorsi svolto, attraverso il lavoro di un Gruppo tecnico nel quale erano presenti rappresentanti della Regione e del Ministero, la ricognizione dei Beni immobili dichiarati di interesse pubblico archeologico presenti nel territorio regionale. Quindi, tutti i beni sono stati digitalizzati e georeferenziati. I perimetri così individuati sono stati validati dalla Soprintendenza competente, e, infine, i dati sono stati raccolti in una banca dati georeferenziata.

Ora, questa attività di ricognizione, digitalizzazione e georeferenziazione dei Beni archeologici immobili accertati e tutelati è propedeutica all’adeguamento del PTPR, in quanto preliminare per l’individuazione delle aree archeologiche di interesse paesaggistico (di cui all’art. 142, comma 1, lett. m), del Codice), e per l’aggiornamento del PTPR, anche ai fini della individuazione delle aree di interesse storico-archeologico tutelate dall’art. 21 del PTPR.

Lo strumento digitale è indispensabile, inoltre, per la corretta integrazione dei dati raccolti nei processi di pianificazione territoriale e urbanistica, in quanto la banca dati dovrà essere di riferimento per la redazione dei piani territoriali e urbanistici.

Infine, la conoscenza di queste informazioni è di fondamentale importanza per i cittadini, e quindi tali dati devono essere resi fruibili a tutti e pertanto hanno necessità di essere continuamente aggiornati.

Il Protocollo, quindi,  ha l’obiettivo, in prima battuta, di condividere le informazioni con gli Uffici territoriali del MiBACT, e di tenere costantemente aggiornati la banca dati. Infatti, i dati raccolti relativi ai Beni archeologici saranno resi fruibili e aggiornati continuativamente, e ogni volta che, in futuro, verranno individuati e vincolati ulteriori Beni archeologici, questi verranno digitalizzati e georeferenziati, e andranno ad  aggiornare la Banca dati, così da  renderli fruibili a tutti, Enti pubblici e cittadini.