Immobili e aree di notevole interesse pubblico (art.136 D.Lgs 42/2004)
Nell’ambito dei lavori di adeguamento del Piano Territoriale Paesistico Regionale al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il Comitato Tecnico Scientifico è impegnato nella attività di ricognizione degli immobili e aree di notevole interesse pubblico di cui all’articolo 136 dello Codice stesso, che si sostanzia in primo luogo nella delimitazione di questi beni paesaggistici e nella loro rappresentazione in scala idonea alla identificazione.
Per tale ricognizione il Comitato Tecnico Scientifico ha raccolto e catalogato gli atti istitutivi dei beni paesaggistici ai sensi della L.778/1922, della L. 1497/1939, del D.Lgs. 490/1999 e del D.Lgs. 42/2004, e si è avvalso del quadro conoscitivo predisposto dalla Regione con l’Atlante dei beni paesaggistici.
Gli esiti del lavoro in corso sono raccolti nell’archivio degli immobili e aree di notevole interesse pubblico (art.136 del Dlgs n.42/2004) di questa pagina che offre una catalogazione dei beni paesaggistici che insistono sul territorio.
Selezionando il territorio d’interesse comparirà l’elenco dei beni paesaggistici inclusi in quell'area.
Ciascun bene paesaggistico è definito tramite un codice identificativo, un titolo conciso, la scansione digitale degli atti istitutivi comprensivi di eventuali planimetrie.
Tali documenti non sostituiscono gli atti originali, per i quali si può procedere a visione in Gazzetta Ufficiale , Bollettino Ufficiale della Regione o nei registri delle Conservatorie Immobiliari.
Per i beni per i quali si è conclusa la ricognizione, l’archivio contiene inoltre le perimetrazioni verificate e relative schede istruttorie risultanti dall’attività del Comitato Tecnico Scientifico
Le risultanze della ricognizione hanno carattere di sola informazione dei progressi finora raggiunti nell’individuare con la massima precisione possibile l’esatta perimetrazione così come sancita nei provvedimenti istitutivi. Infatti il valore giuridico è sancito dal testo dell’atto istitutivo del bene, di cui la perimetrazione verificata dal Comitato Tecnico Scientifico si propone come interpretazione autentica