CHI ERA PRESENTE

La Provincia di Reggio Emilia rappresentata dal Presidente Giorgio Zanni e dalla Dirigente Anna Campeol ed i rappresentanti di 36 Comuni della Provincia. Accompagnavano l’Assessora Lori i dirigenti regionali e il direttore della DG Cura del Territorio e dell’Ambiente.

CHI HA INTRODOTTO

Il Presidente Zanni apre i lavori e ringrazia per questo primo momento di confronto di un percorso di ascolto e collaborazione sull’attuazione della Legge Regionale 24/2017. Evidenzia come la nuova legge “alzi l’asticella” della pianificazione urbanistica e faccia ritrovare un ruolo centrale anche alla Provincia e alla pianificazione di area vasta. Ci si immagina un nuovo modello produttivo più sostenibile ma non per questo meno valido.

L’Assessora Lori, dopo i saluti, dichiara di essere interessata a comprendere la “praticabilità” della Legge, nella prospettiva di una sua piena attuazione. Consapevole che in aree regionali diverse si registra una diversa velocità di recepimento della nuova normativa, intende accompagnare tutti i territori verso gli obiettivi principali della LR 24/2017: il consumo di suolo a saldo zero, la rigenerazione urbana, una più forte considerazione delle tematiche ambientali. In queste occasioni di incontro lo scopo è capire anche i problemi reali ed entrare nel merito delle questioni legate all’attuazione.

Viene annunciato che a brevissimo uscirà un nuovo Bando per finanziare la formazione dei PUG, con  priorità data sempre ai piani intercomunali. Si è inoltre prevista una nuova opportunità, che prevede delle forme di convenzionamento tra i comuni singoli e la provincia e che trova nella Provincia un nuovo riferimento.

L’assessore si sofferma anche a rilevare l’importanza della pianificazione provinciale e del suo ruolo di coordinamento. I PTAV sono strumenti importanti che devono offrire una visione strategica dell’area vasta di riferimento (per esempio rimodulando il 3% di consumo di suolo ammesso tra i Comuni del loro territorio). Fondamentale sarà anche valutare, promuovere e migliorare la produzione di servizi ecosistemici sul territorio che solo in una dimensione di area vasta potranno essere opportunamente valorizzati ed essere intesi in una chiave di perequazione territoriale.

I finanziamenti previsti nella precedente legislatura vengono riproposti (sia quelli sulla rigenerazione urbana, sia quelli legati alla redazione dei PUG) e va posta attenzione sia sulla nuova programmazione europea (2021-2027) sia sulle opportunità che si aprono con il recovery fund.

Si sottolinea infine che si sta cercando di affinare la norma del bonus 110% al fine di cogliere al meglio questa opportunità con riflessi positivi non solo sulla rigenerazione del patrimonio pubblico ma anche privato.

CHI È INTERVENUTO

Anna Campeol – Dirigente del Servizio pianificazione territoriale e urbanistica della Provincia

Alex Pratissoli  – Assessore del Comune di Reggio Emilia

Fabio Testi -  Assessore del Comune di Correggio

TEMI SOLLEVATI

La nuova stagione di pianificazione – abbiamo la possibilità di fare scelte che definiranno in modo significativo il futuro. Dobbiamo occuparci ora di beni comuni e sviluppo sostenibile per non rimanere ancorati a modelli di sviluppo ormai superati e non più sostenibili. La nuova legge ci costringe a guardare il territorio da un altro punto di vista,  a ripensare alla pianificazione rispetto ai danni ed ai cambiamenti ambientali ed in rapporto alla programmazione. Abbiamo la responsabilità di gestire il territorio non sempre solo con logiche di emergenza ma rimettendo al centro la pianificazione: costruire bene e ricostruire, tutelare gli spazi aperti, non impermeabilizzare solo in nome dell’economia. Pianificare avendo sempre presente i nostri referenti che sono la collettività e l’ambiente.

La pianificazione di area vasta – va fatto un cambio di passo nelle logiche che stanno alla base della pianificazione di area vasta. Si deve passare dalla competizione alla cooperazione, mettere insieme le eccellenze per una collaborazione reale. Va messo al centro del PTAV lo spazio aperto che non è più uno spazio solo in attesa, ci ha pensato le legge, ma di politiche di resilienza e di rigenerazione. La legge afferma con il principio di competenza che Provincia e Comuni devono fare mestieri diversi ma comunque nel farli ci dobbiamo integrare.

L’importanza della sperimentazione e la difficoltà dei rapporti tra soggetti – siamo consapevoli che sarebbe stato necessario un momento di sperimentazione, ci siamo pienamente dentro e quindi prima di esprimere giudizi dobbiamo metterci alla prova. I privati e i professionisti la legge non l’hanno ancora capita, la scelta coraggiosa di togliere le aree di espansione ed il passaggio dalla teoria della sostenibilità alla pratica. Siamo in una fase di grande complessità nelle relazioni e nei rapporti e ci sentiamo ancora scoperti davanti alla cancellazione delle previsioni perché ormai vediamo più avvocati che tecnici. Per questo è apprezzato il rapporto di confronto con la Regione e si ritengono importanti anche gli atti di tecnici perché c’è la necessità di un coordinamento tra le varie proposte.

La “forma” e i contenuti del PUG Il PUG richiede un quadro Conoscitivo approfondito ma mirato ad un cambio radicale dell’idea di sviluppo territoriale. Passare da tre strumenti a uno e non conformativo non è semplice. Dobbiamo capire subito che la Strategia è il cuore del piano e li va posta tutta la nostra attenzione.

Semplificare e accelerare i processi - rendendo obbligatorio l’utilizzo della piattaforma unica dell’edilizia entro il 2022 e facendo funzionare bene la conferenza dei servizi. Gli enti soprattutto quelli che fanno capo alla Regione non hanno ancora capito il loro ruolo in conferenza e tardano i processi.

Risorse per la rigenerazione - Si deve continuare a incentivare la rigenerazione perché i costi del recupero dentro al territorio urbanizzato sono ancora troppo alti rispetto alla nuova costruzione e quindi sono ancora necessari soldi pubblici che facciano da volano. Bisogna mettere nelle condizioni di poter utilizzare il superbonus. Va fatto uno sforzo e sbloccati gli ostacoli, sempre che il superbonus sia rifinanziato almeno per altri 5 anni.

Politiche abitativedobbiamo registrare il fallimento del social housing. Vanno ripensate le politiche che devono tornare ad essere pubbliche e non lasciate in mano ai privati.

Problematiche e sostenibilità degli insediamenti di logisticai meccanismi del commercio sono cambiati, e-commerce ha esigenze differenti che vanno considerate nella elaborazione della strategia e pensando anche ai luoghi fisici.

Manutenzione del territorio – viene evidenziato il tema della manutenzione del territorio, in mancanza di risorse che derivano dalla espansione insediativa. I comuni non hanno più risorse e quindi vanno trovate entrate, una tassazione, per poter gestire i beni pubblici e continuare a mantenere il territorio ed a garantire scuole e strade sicure. Non è possibile dover sempre aspettare che lo Stato faccia una legge straordinaria per recuperare qualche entrata. Ci sono grandi responsabilità in capo ai Sindaci e agli amministratori comunali.

L’Assessora Lori conclude l’incontro ricapitolando tutti i temi posti all’attenzione, ribadendo l’importanza del piano di area vasta, e ricordando le varie iniziative già approntate per la montagna; i lavori per l’adeguamento del Piano paesistico; l’intenzione di organizzare percorsi formativi per i tecnici comunali, e le banche dati regionali già a disposizione dei comuni.