RAVENNA - percorso di ascolto sullo stato di attuazione della LR 24/2017
Incontro dell'8 luglio 2020
CHI ERA PRESENTE
All’incontro hanno partecipato la Provincia di Ravenna, le 2 Unioni di Comuni (Bassa Romagna e Romagna Faentina) con vari rappresentanti e i 3 Comuni che predisporranno gli strumenti urbanistici in forma singola (Cervia, Ravenna e Russi).
CHI HA INTRODOTTO
Apre l’incontro Michele Pascale, Presidente della Provincia di Ravenna e Sindaco di Ravenna che evidenzia come la presenza di due grandi e consolidate Unioni determini la costituzione di soli 5 Uffici di Piano in questo territorio. La Provincia ha già intrapreso il processo di formazione del PTAV con la collaborazione degli altri Enti territoriali dell’Area Vasta e quindi facendo proprie e coordinando le strategie espresse dal livello locale.
Ritiene che sarebbe importante in questa contingenza:
- dare l’opportunità di concludere i procedimenti che riguardano interventi di rigenerazione urbana, al di là del termine della fase transitoria;
- dare l’opportunità ai Comuni di poter rinegoziare alcuni piani attuativi che, pur conformi alla pianificazione vigente, risultano non adeguati alle esigenze e fabbisogni odierni in relazione al pubblico interesse;
- prendere atto e considerare il rallentamento del lavoro degli uffici causato dall’emergenza Covid.
La parola passa quindi all’Assessora Barbara Lori che sottolinea che l’obiettivo degli incontri sia la ricerca delle migliori condizioni perché la Legge 24/2017 possa essere attuata con successo, supportando i Comuni in tutti i modi possibili.
Grazie al Bando regionale sulla rigenerazione urbana si realizzeranno 48 progetti per un investimento regionale di 40 milioni di euro, a cui si sono aggiunti 3,8 milioni che finanzieranno altri 6 progetti. L’Assessorato intende ripetere questa esperienza di finanziamento.
C’è la consapevolezza che la Legge impone un forte cambiamento nelle modalità lavorative e sulle competenze sia per chi opera nei comuni sia per i liberi professionisti e anche in questo ambito si vuole offrire supporto, per esempio attraverso iniziative di formazione dei tecnici sui temi chiave.
La RER ha inoltre messo a disposizione 1,8 milioni di euro per la predisposizione di PUG intercomunali e 600.000 euro per i PTAV e il PTM e c’è la disponibilità di stare a fianco dei Comuni per attuare la legge al meglio.
CHI E' INTERVENUTO
Enrico Mazzolani, Assessore del Comune di Cervia
Daniele Capitani, Dirigente della programmazione e gestione del territorio del Comune di Cervia
Laura dal Piaz, Responsabile Servizio urbanistica dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Giovanni Malpezzi, Sindaco di Faenza e Presidente dell’Unione Comuni della Romagna Faentina
Valentina Palli, Sindaco di Russi
Federica del Conte, Assessore del Comune di Ravenna
Nicola Pasi, consigliere delegato in Provincia per l’urbanistica
TEMI SOLLEVATI
Gestione del PUG: Il Comune di Cervia che già sta facendo esperienza della gestione del nuovo PUG esprime apprezzamento per gli oggettivi esiti che la nuova pianificazione stimola sul territorio: si è riscontrato un aumento del 140% delle richieste di intervento in ambito rigenerativo e i tempi di rilascio dei permessi si sono ridotti della metà. Il PUG si è rivelato un ottimo cambiamento per lo sviluppo territoriale e si è appena concluso l’iter di approvazione del primo Accordo Operativo incardinato al PUG e il processo si è rivelato veloce e snello.
Nuovi fabbisogni in una nuova prospettiva: Necessità di interpretare la rigenerazione in senso ampio, non solo come riqualificazione di spazi pubblici, quartieri ed edifici ma quale strategia più ampia anche in riferimento a quello che l’emergenza Covid ha insegnato sulle caratteristiche che devono avere i luoghi di vita e di lavoro, i luoghi della socialità e della formazione.
Territorio rurale: La provincia di Ravenna è caratterizzata da un ampio territorio agricolo e patrimonio edificato legato all’agricoltura; è necessaria una riflessione profonda sui cambiamenti in atto nelle attività agricole e quindi su come interpretare e governare il territorio rurale.
Proroga fase transitoria: Pare necessaria una proroga della fase transitoria per poter portare a compimento gli Accordi Operativi in iter e, in generale, per gestire e negoziare delle soluzioni più vantaggiose per l’interesse pubblico per i piani attuativi che vengono presentati in questa fase. Si ritiene inoltre opportuno far slittare anche le tempistiche previste dal bando di finanziamento per la redazione del PUG.
Partecipazione dei cittadini alle scelte territoriali: È importante cogliere la sfida della partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse alle scelte urbanistiche in vista della predisposizione del PUG; ciò è possibile anche grazie ai finanziamenti RER per attivare percorsi di partecipazione
Dialogo con la Regione: Le opportunità di confronto tra Regione Emilia-Romagna e Comuni in questa fase sono molto fruttuose per verificare, in corso di predisposizione dei PUG, eventuali criticità o difficoltà che possono essere prontamente affrontate e risolte. Questa modalità di lavoro si sta rivelando utile sia per i tecnici del Comune che per i consulenti esterni.
Usi temporanei: In alcuni Comuni si sta rivelando particolarmente interessante la possibilità di lavorare con norme ad hoc sugli usi temporanei che consentono di riattivare zone abbandonate con procedure veloci.
Sistemi informativi e digitalizzazione: Si sottolinea l’importanza dei Sistemi informativi territoriali e della digitalizzazione dei piani per costruire un sistema di gestione della pianificazione che traguardi il futuro e sia di rapida consultazione.
Ruolo del PTAV: Si esprime il rammarico per il ruolo ridotto che il piano provinciale ha assunto nella legge (anche per la contingenza storica che pareva indirizzata alla soppressione degli Enti provinciali) e quindi si auspica che le competenze del PTAV possano essere ampliate in virtù del fatto che, nel dialogo con le realtà locali, è utile che la Provincia coordini le strategie comunali e le armonizzi con una più ampia visione di Area Vasta. Questo permetterebbe al PTAV di uscire da un ruolo di semplice “ricucitura” della pianificazione comunale.