MODENA - percorso di ascolto sullo stato di attuazione della LR 24/2017
Incontro del 1 ottobre 2020
CHI ERA PRESENTE
La Provincia di Modena rappresentata dal presidente Gian Domenico Tomei e dalla Dirigente Annalisa Vita, i rappresentanti di 31 Comuni della Provincia, il Consorzio Attività Produttive e due professionisti incaricati per la formazione di PUG. Accompagnavano l’Assessora Lori i dirigenti regionali e il direttore della DG Cura del Territorio e dell’Ambiente.
CHI HA INTRODOTTO
Il Presidente Tomei apre i lavori e ringrazia per questo primo momento di confronto di un percorso di ascolto e di collaborazione sull’attuazione della Legge Regionale 24/2017. Sottolinea il ruolo rinnovato dall’amministrazione provinciale e l’investimento che si sta facendo per il rinnovo degli uffici e per progetti di sviluppo del territorio. Ricorda che la Provincia di Modena e la Regione hanno sottoscritto più di 20 Protocolli di sperimentazione con i Comuni per l’approvazione del piano e che molto sarà il lavoro da fare nei prossimi mesi. Cita il Comune di Modena e Guglia che sono gli unici due che si trovano in una fase avanzata di formazione del PUG e ringrazia perché la Regione ha ascoltato l’esigenza di avere più tempo a disposizione concedendo la proroga di un anno alla fase transitoria.
Presenta la Dirigente del Servizio pianificazione territoriale urbanistica, Annalisa Sita, da poco incaricata la quale, richiamati gli obiettivi della legge, fa presente che anche la Provincia da poco ha firmato il Protocollo di sperimentazione per la formazione del PTAV e che a breve inizierà più concretamente il lavoro.
L’Assessora Lori, dopo i saluti, dichiara di essere interessata a comprendere la “praticabilità” della Legge, nella prospettiva di una sua piena attuazione. Consapevole che in aree regionali diverse si registra una diversa velocità di recepimento della nuova normativa, intende accompagnare tutti i territori verso gli obiettivi principali della LR 24/2017: il consumo di suolo a saldo zero, la rigenerazione urbana, una più forte considerazione delle tematiche ambientali. In queste occasioni di incontro lo scopo è capire anche i problemi reali ed entrare nel merito delle questioni legate all’attuazione.
Viene annunciato che a brevissimo uscirà un nuovo Bando per finanziare la formazione dei PUG dove la priorità saranno sempre i piani intercomunali, ma si è prevista anche una nuova possibilità che trova nella Provincia un riferimento. Sono infatti previste delle forme di convenzionamento tra i comuni singoli e la provincia.
L’assessore si sofferma anche a rilevare l’importanza della pianificazione provinciale e del suo ruolo di coordinamento. I PTAV sono strumenti importanti che devono offrire una visione strategica dell’area vasta di riferimento (per esempio rimodulando il 3% di consumo di suolo ammesso tra i Comuni del loro territorio). Fondamentale sarà anche valutare, promuovere e migliorare la produzione di servizi ecosistemici sul territorio che solo in una dimensione di area vasta potranno essere opportunamente valorizzati ed essere intesi in una chiave di perequazione territoriale. La Provincia non è un soggetto che deve uscire dalla scena anzi bisogna partire dalle competenze riconosciute per creare un riferimento per i singoli territori anche dal punto di vista tecnico. C’è un lavoro da pensare e da fare insieme.
I finanziamenti previsti nella precedente legislatura vengono riproposti (sia quelli sulla rigenerazione urbana, che quelli legati alla redazione dei PUG). Va inoltre posta attenzione sia sulla nuova programmazione europea (2021-2027) che sulle opportunità che si aprono con il recovery fund.
L'assessora sottolinea infine che si sta cercando di affinare la norma del bonus 110% al fine di cogliere al meglio questa opportunità con riflessi positivi non solo sulla rigenerazione del patrimonio pubblico ma anche privato.
CHI È INTERVENUTO
Annamaria Vandelli – Assessore Comune di Modena
Maria Sergio – Dirigente Comune di Modena
Ezio Righi – Professionista incaricato Comuni di Montefiorino, Palagano, Prignano e Frassinoro
TEMI SOLLEVATI
Esperienza del Comune di Modena – l’Assessore ringrazia la Regione dichiarando che si è legati dalla medesima volontà di fare piani che rispondono ai bisogni. Mette in evidenza l’importanza dell’Ufficio di Piano come strumento interno all’amministrazione in grado di fornire alla politica quelle conoscenze ed elementi per caratterizzare una nuova visione strategica. La politica in questa fase di pianificazione deve essere molto più coraggiosa e ritrovare la voglia di discutere, confrontarsi e fare scelte condivise; solo così si diventerà più credibili come sistema perché se continuiamo a decidere ognuno per sé non saremo in grado di resistere alle “aggressioni” che subiamo quotidianamente. Abbiamo bisogno di tanta politica e di una Provincia importante che va aiutata e rafforzata. Ci deve essere una forte regia pubblica in grado di sviluppare strategie e con una visione complessiva che “deve portare” e non “farsi portare” dagli investitori. Questo anche per accedere al recovery fund.
L’importanza della sperimentazione – sulla legge abbiamo discusso tanto ed eravamo consapevoli che sarebbe stato necessario un momento di sperimentazione; non ci servono atti di indirizzo che ci dicano come svolgere il compito e per questo abbiamo apprezzato che le proposte siano state aperte e metodologiche. Quello che ci aspettiamo è di avere la Regione nei processi di formazione dei PUG per capire insieme come applicare i disposti della legge alle specificità dei territori.
Il nuovo ruolo della consultazione preliminare – stiamo sperimentando l’importanza della consultazione preliminare, una sede di confronto e istruttoria dove però spesso gli Enti che partecipano non hanno ancora compreso come svolgere il loro ruolo e invece che esprimersi si riservano di farlo dopo e con parere. Come amministrazioni abbiamo capito l’importanza dell’integrazione dei temi ambientali ma abbiamo bisogno di un contributo attivo alla costruzione delle strategie. Importante diventa la presenza della Regione.
La “forma” e i contenuti del PUG – Il PUG richiede un quadro Conoscitivo approfondito ma mirato ad un cambio radicale dell’idea di sviluppo territoriale. Il piano non deve avere un disegno rigido ma flessibile che possa permettere di raccogliere i cambiamenti anche veloci che avvengono (covid). Si pongono alcune questioni come il principio di competenza che è un tema riconosciuto da tutti ma ancora non compreso fino in fondo e l’attuazione della Strategia che va tenuta agganciata a ciò che ci permetterà di realizzarla. Quindi ancora non è facile immaginare come far convergere le risorse e come determinare le priorità alle quali devono essere agganciate.
L’intersettorialità delle scelte e il tema della valutazione – come può avvenire il coordinamento delle politiche settoriali? Una volta compreso questo capiremo anche come valutare le strategie e trovare pochi e condivisi indicatori di monitoraggio.
Economie reali per una rigenerazione sostenibile - servono economie reali che rendano economicamente sostenibile intervenire nella rigenerazione. Nuovi modelli di business e di produzione e di consumo circolari e sostenibili, promuovendo processi di rigenerazione.
Problematiche e sostenibilità degli insediamenti di logistica - i meccanismi del commercio sono cambiati, l' e-commerce ha esigenze differenti che vanno considerate nella elaborazione della strategia e pensando anche ai luoghi fisici.
Problematiche di attuazione della Legge in area montana – viene evidenziato che i comuni di montagna hanno problemi molto differenti che non sempre trovano riscontro negli obiettivi e nelle “parole chiave” della Legge. La legge ha come riferimento le città e neppure piccole sia per le questioni della strategia sia per i modelli operativi di attuazione che sono pensati per realtà urbane significative. Lo spopolamento, la difficile accessibilità, la fragilità del territorio, pongono delle sfide che vanno affrontate dedicando specifiche attenzioni e risorse, anche per quanto riguarda il tema abitativo. Va approfondita la disciplina dell’edificato sparso e discontinuo e le tematiche legate alla sostenibilità.
L’Assessora Lori conclude l’incontro ricapitolando tutti i temi posti all’attenzione, ribadendo l’importanza del piano di area vasta, e ricordando le varie iniziative già approntate per la montagna; i lavori per l’adeguamento del Piano paesistico; l’intenzione di organizzare percorsi formativi per i tecnici comunali, e le banche dati regionali già a disposizione dei comuni.