I documenti di Piano
Quadro conoscitivo diagnostico
Il quadro conoscitivo diagnostico provvede alla organica rappresentazione e valutazione dello stato del territorio. E' una sintesi interpretativa dello stato di fatto della città e del territorio (scenario attuale) e dei processi evolutivi che lo caratterizzano (scenario di riferimento) e costituisce il punto di partenza per definire gli obiettivi e dei contenuti del Piano.
Possiamo considerare il quadro conoscitivo come un insieme strutturato di conoscenze utili a interpretare e valutare, attraverso la ValSAT (Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale), le condizioni di fatto e le tendenze in atto.
Diventa cruciale arricchire il campo di lettura e analisi in funzione del nuovo sistema di obiettivi e contenuti del PUG, adottare un’ottica di valutazioni e diagnosi mirate, e assumere come metodo l’interpretazione integrata dei sistemi funzionali e dei luoghi, anziché un’analisi per componenti (ambientali, territoriali, sociali) separate.
L’interpretazione/diagnosi è inoltre funzionale a un concetto di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale
La Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (ValSAT), concepita come sistema di supporto alle decisioni, è lo strumento di valutazione che accompagna l’elaborazione e l’attuazione della Strategia di piano che viene integrato nello sviluppo dei processi decisionali stessi.
Nella priam fase di predisposizione del piano, la ValSAT trasforma in diagnostico il “tradizionale” quadro conoscitivo, che verrà poi sottoposto alla consultazione preliminare.
Nell'elaborazione della Strategia, la ValSAT vaglia e seleziona l'insieme degli obiettivi e delle politiche e azioni necessarie a garantire i principi di sostenibilità, equità e competitività del sistema sociale ed economico (efficienza ed efficacia del funzionamento urbano per gli abitanti e le attività insediate), il diritto alla salute, all'abitazione e al lavoro. In questa fase, inoltre, la ValSAT concorre a definire la cornice degli accordi operativi in termini di: obiettivi specifici, livelli di prestazioni da conseguire, condizioni da rispettare negli interventi finalizzati all’incremento della resilienza.
Nella Disciplina del PUG la ValSAT supporta la definizione dei requisiti e prestazioni per gli interventi diretti. La ValSAT esplica il suo compito fino al monitoraggio del PUG, che ha lo scopo di verificare il livello di attuazione e gli effetti degli interventi realizzati, allo scopo di fornire indicazioni su eventuali correzioni da apportare.
Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale
Per elaborare il Piano urbanistico così come prospettato dalla LR 24/2017 occorre costruire – con tutti i portatori di interesse - una visione condivisa del futuro della città che individui gli scenari da evitare e prospetti quelli desiderabili, attraverso scelte efficaci e condivise.
La Strategia è quindi il luogo della costruzione collettiva di una visione di futuro condivisa: da essa discendono logiche, coerenze, opportunità e comportamenti pubblici e privati. L’Amministrazione deve essere in grado di costruire la Strategia in coerenza con le quelle sovraordinate, tenendo insieme la complessità dei problemi e i diversi attori urbani.
La Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale definisce il percorso e le azioni finalizzate a pervenire agli obiettivi del piano e indica i criteri e le condizioni generali che costituiscono il quadro di riferimento per gli accordi operativi e per i piani attuativi di iniziativa pubblica.
La Strategia, attraverso le politiche e azioni che mette in campo, ha l’obiettivo di incrementare la qualità insediativa e ambientale attraverso: la crescita e qualificazione dei servizi e delle reti tecnologiche, l'incremento quantitativo e qualitativo degli spazi pubblici, la valorizzazione del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico, il miglioramento delle componenti ambientali, lo sviluppo della mobilità sostenibile, il miglioramento del benessere ambientale e l'incremento della resilienza del sistema abitativo rispetto agli eventi sismici e agli effetti del cambiamento climatico.
Disciplina di Piano
La Disciplina del PUG è sostanzialmente costituita da una serie di disposizioni normative che - in coerenza con gli obiettivi e le strategie del Piano - definisce le trasformazioni che possono essere attuate per intervento diretto. La Disciplina contiene quindi previsioni in parte analoghe a quelle presenti nei RUE, definendo anche eventuali forme di incentivazione legate a un adeguato e commisurato contributo per il miglioramento della città pubblica.
La disciplina di dettaglio si concentra anche sul territorio extraurbano in relazione all’edificato sparso non rurale, agli edifici delle aziende agricole, al recupero del patrimonio edilizio non più funzionale all’agricoltura.