20. La vena del gesso

La cresta rocciosa è la Vena del Gesso, come appare da Tossignano. L'aspetto striato è dovuto all'alternarsi di grossi banchi di gesso, chiari, e straterelli di argilla, scuri. Visibile particolarmente bene tra la Valle del Sillaro e quella del Lamone, la Vena del Gesso è l'ultima sedimentazione del Miocene, depositata sul fondo di lagune costiere; poggia su terreni più antichi e più teneri, di marne e argille, coperti da un fondo di prato su cui spiccano i riquadri geometrici delle coltivazioni: filari di viti e schieramenti di alberi da frutto . Alla base della roccia gessosa si accumulano massi e detriti franati. Foto scattata da Tossignano (Valle del Santerno), uscita dal paese verso Sudest. Le strisce chiare di gesso sono le testate degli strati: inclinati verso Nordest: la dorsale di gesso è diretta come l'Appennino, tagliata trasversalmente dalle valli; qui sale verso lo spartiacque tra Santerno e Senio. Il gesso è un deposito evaporitico, dove si tratta di gessi molto più antichi; questo è della fine del Miocene, circa 7 milioni di anni fa. Interessante come pietra da costruzione, come materia prima per l'industria chimica e per la presenza dello zolfo.

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ultima modifica 2014-07-02T14:06:00+02:00
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