3. Alta valle del Trebbia
Il fiume più importante dell'Appennino piacentino è il Trebbia. La parte alta della sua valle ha forme aspre: lo vediamo scavare il suo letto in rocce dure, rese più resistenti dalla posizione quasi verticale degli strati. Il lavoro dell'erosione ha formato una serie di meandri incassati: adesso si vede che il fiume continua a scavare dove la parete è concava e deposita ghiaia dove questa è convessa. Tra un'ansa e la successiva rimangono speroni di roccia congiunti alla parete della valle da un peduncolo che tende ad assottigliarsi e che un giorno verrà tagliato dal fiume. Dalla S.S.45, della Val Trebbia, al km 32 (tra Ponte Organasco e Marsaglia). Le rocce appartengono alla <Formazione di Val d'Aveto> (arenarie e argille del Miocene inferiore): la loro origine è problematica, perché questa è una delle zone più tormentate dalle forze che hanno fatto nascere l'Appennino. Il corso del fiume è tortuoso, ma la sua «direzione media» è quella Sud ovest-Nord est comune ai fiumi appenninici.
