L’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ha il compito di favorire la diffusione della cultura del paesaggio e di promuovere la qualità del territorio, con l’obiettivo di dare supporto alle politiche e alle azioni per la tutela e la valorizzazione del paesaggio stesso.

In attuazione dei principi della Convenzione europea del paesaggio, rivolge il proprio interesse a  tutto il territorio regionale: non solo ai paesaggi considerati eccezionali, ma a quelli quotidiani o degradati, alle aree naturali e rurali, come a quelle urbane e periurbane.

Agisce in maniera multidisciplinare: integra diversi approcci di osservazione del territorio (paesaggistico, storico, culturale, naturalistico, ma anche agricolo, turistico, geomorfologico, economico, sociale, ecc.) e promuove la creazione di  reti di relazioni tra saperi, conoscenze, esperienze, professionalità e comunità.

Le azioni dell'Osservatorio regionale sono declinate in quattro obiettivi:

Diffusione

Valorizzazione

Monitoraggio

Condivisione

Compiti dell'Osservatorio

I compiti dell’Osservatorio sono definiti nel dettaglio dalla delibera di Giunta regionale n. 1701 del 2016. In sintesi questo organismo regionale:

  • promuove la tutela del paesaggio e l’integrazione del tema del paesaggio nelle politiche regionali e degli enti locali; definisce linee guida per la corretta ed efficace protezione, gestione e pianificazione del paesaggio; individua indicatori di qualità del paesaggio, progetti di paesaggio e strumenti idonei alla conservazione, all’evoluzione e alla trasformazione del paesaggio; monitora la pianificazione e la trasformazione del territorio;
  • sviluppa la valorizzazione del paesaggio grazie all’approfondimento di temi e contenuti importanti, alla raccolta di dati, informazioni ed esperienze rilevanti per la salvaguardia, la gestione e la riqualificazione del paesaggio;
  • promuove la cultura del paesaggio, attraverso azioni di sensibilizzazione all’educazione e alla conoscenza del paesaggio, con attività di formazione e aggiornamento per gli amministratori e gli operatori pubblici e liberi professionisti e attività di informazione e diffusione per i cittadini;
  • promuove la costituzione di Osservatori locali per il paesaggio, che si costituiranno in Rete, mediante il supporto alle azioni di conoscenza e di approfondimento del paesaggio locale;
  • collabora con l’Osservatorio nazionale e con tutti i soggetti istituzionali competenti in materia di paesaggio.

Istituzione e organi dell’Osservatorio per la qualità del paesaggio

L’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio è previsto dall’art. 133 del D.Lgs. n. 42 del 2004, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (1.02 MB), e dall’art. 68 della L.R. 21 dicembre 2017, n. 24.

In attuazione delle previgenti leggi regionali è stato istituito con le delibere di Giunta regionale n.1701 del 2016 e n. 61 del 2017

Ha avviato le proprie attività con l’insediamento del Comitato Scientifico il 31 gennaio 2018 (DGR n. 2060 del 2017).

Organi dell’Osservatorio

Gli organi dell’Osservatorio sono:

  • il Presidente, che rappresenta l’Osservatorio e approva le proposte formulate dal Comitato Scientifico;
  • il Coordinatore, che sovrintende alle attività dell’Osservatorio;
  • il Comitato Scientifico;
  • la Segreteria tecnico-scientifica.

Il Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico è presieduto dal Direttore Generale alla Cura del Territorio e dell’Ambiente della Regione ed è composto da rappresentanti delle Direzioni Generali competenti in materia di paesaggio.

Ne fanno parte di diritto il Direttore del Segretariato regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’Emilia-Romagna e i Soprintendenti presenti sul territorio regionale, oltre che i rappresentanti delle Università della Regione e delle Amministrazioni locali.

Tutti i soggetti coinvolti lavorano insieme in un’ottica multidisciplinare che ha come obiettivo quello di promuovere l'integrazione dei diversi approcci di osservazione del territorio (paesaggistico, storico, culturale, naturalistico, agricolo, turistico, geomorfologico, scientifico, percettivo, economico, sociale, ambientale, ecc.) e di creare reti di relazioni tra professionalità, conoscenze, esperienze.

Incontri del Comitato scientifico