Agricoltura urbana
Una proposta di diffusione dell’agricoltura urbana come strumento di riqualificazione delle periferie, per il miglioramento della qualità paesaggistica dei luoghi urbani e della vita sociale nella città
Dagli orti spontanei all’Agricivismo per la riqualificazione del paesaggio periurbano Quaderni sul paesaggio 02 Regione Emilia-Romagna, a cura di Richard Ingersoll, Barbara Fucci, Monica Sassatelli Edito da Centro Stampa Regione Emilia-Romagna, 2007
Il volume rappresenta una proposta di diffusione dell’agricoltura urbana come strumento di riqualificazione delle periferie, per il miglioramento della qualità paesaggistica dei luoghi urbani e della vita sociale nella città, accompagnata dalla presentazione di una selezione internazionale di casi esemplari.
Per poter migliorare le relazioni fra paesaggio urbano e rurale è necessario definire, nelle strategie e nella pianificazione ai vari livelli, i fattori di conflitto territoriali, così da porre le basi per la loro soluzione attraverso gli strumenti normativi, perequativi e incentivanti.
Il disagio e le conflittualità sociali presenti nelle nostre città hanno in molteplici casi come teatro le aree verdi e gli altri spazi non costruiti presenti sul territorio urbano, percepiti spesso da un lato come luoghi non controllati e quindi conquistabili, dall’altro lato, di conseguenza, come luoghi trascurati e quindi non sicuri, infrequentabili. Uno sguardo complessivo a queste aree che ne ribalti la prospettiva ricercandone le potenzialità, può portare a un progetto coordinato in cui si cerchi di incrementare e sostenere alcune funzioni ritenute capaci di superare le criticità presenti; in quest’ottica un progetto complessivo di paesaggio, che non consideri il non costruito come uno spazio residuale, ma come un elemento capace di una relazione attiva con il contesto urbano, ha le potenzialità per contribuire alla coesione sociale, alla sensibilizzazione ai temi ambientali, al miglioramento dell’offerta di luoghi di ritrovo, all’aumento della sicurezza urbana.
Nel quaderno si propone la cura del territorio attraverso la coltura agricola praticata da soggetti diversi e per scopi differenziati quali la produzione, la ricreazione, l’educazione, la socialità, la bellezza, da attuarsi attraverso progetti di agricoltura urbana, da pianificare e programmare a scale diverse, considerando tutte le diverse forme conosciute e già sperimentate, ma anche da inventare.