Nell’inserimento dei dati delle autorizzazioni paesaggistiche nel database regionale trovo la dicitura: "Intervento ante 2006". Cosa si intende?

Per "Intervento ante 2006" si fa riferimento ai casi di valutazione da parte del Comune, effettuata ora a seguito di richiesta del cittadino, di un intervento realizzato prima del 12 maggio 2006 - data di entrata in vigore del D.Lgs. 24 marzo 2006, n. 157 (Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 in relazione al paesaggio).

Si tratta in realtà di interventi realizzati in assenza o in difformità dell’autorizzazione paesaggistica che, in quanto però precedenti alla norma citata, possono essere valutati e sanati ora per allora in applicazione della interpretazione che la giurisprudenza ne aveva fatto precedentemente all'entrata in vigore del D. Lgs. N. 42 del 2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, sostenendo la applicazione della sanzione pecuniaria in alternativa alla sanzione ripristinatoria qualora la valutazione paesaggistica dell’intervento già realizzato fosse positiva (non pregiudizievole per il paesaggio) oltre che conforme alle norme edilizio-urbanistiche (il riferimento della giurisprudenza era al previgente art. 13 della L. n. 47 del 1985).

Il Codice dei beni culturali e del paesaggio, al contrario, ha previsto all’art. 146, comma 4, il divieto di sanatoria ex post di un intervento realizzato in assenza o in difformità dell’autorizzazione paesaggistica, prevedendo come unica sanzione il ripristino dei luoghi, salvo nei casi di cui all’art. 167, comma 4, dello stesso Codice.

La fattispecie è esplicitamente prevista dall’art. 70, comma 5, della L.R. n. 24/2017,  in applicazione di alcune interpretazioni rese negli anni in tal senso dall’Ufficio legislativo del MIBAC, e che ha una funzione di chiarimento della portata e degli effetti della normativa statale.