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Introduzione

Tra il 2020 e il 2021 gli sfratti eseguiti in Emilia-Romagna sono passati da 537 a 927. Di conseguenza, il numero delle richieste di esecuzione passa da 3.907 a 4.072.

Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’ultima relazione a cura dell’Osservatorio regionale del sistema abitativo (ORSA).

Si tratta del quadro a livello regionale su uno dei fenomeni più importanti di manifestazione del disagio sociale, e che proprio per questo merita di avere a disposizione dati e informazioni a maggior ragione dopo la pandemia, per poter valutare e orientare meglio le politiche per la casa.

Gli sfratti tra il 2019 e il 2020 si sono mostrati in forte calo causa la situazione pandemica e la collegata situazione economica. Infatti, si nota che in questo periodo gli sfratti eseguiti hanno avuto una riduzione del 79,5% (da 2.501 a 537) e le richieste di esecuzione del 64,4% (da 10.987 a 3.907).

Questo andamento è stato influenzato dalle disposizioni nazionali in materia di sfratti disposte dal Governo durante il periodo di emergenza sanitaria.  

A livello nazionale si osserva un aumento degli sfratti emessi tra il 2020 e il 2021 del 17,3%, mentre in Emilia-Romagna l’aumento è del 6,5% con percentuali più alte nei capoluoghi. Se si guarda al numero dei provvedimenti emessi, posto in rapporto al numero delle famiglie residenti, si nota che nel 2021, in regione, ogni 1.000 famiglie, ci sono stati 1,6 provvedimenti emessi e 0,5 esecuzioni di sfratto. La situazione è abbastanza simile se si considera la media nazionale.

Nel 2021 l’Emilia-Romagna si colloca al quinto posto tra le regioni per il maggior numero di provvedimenti di sfratto emessi, al quarto posto, dopo Lombardia, Piemonte e Toscana per gli sfratti eseguiti e, infine, al terzo posto per richieste di esecuzione.

Per approfondire:

Ultimo aggiornamento: 23-12-2022, 11:01