Compravendite e affitti in Emilia-Romagna, online due focus dell’Osservatorio politiche abitative della Regione
L’epidemia da Covid-19 ha condizionato anche il mercato immobiliare. In questo quadro l’Osservatorio regionale per le politiche abitative ha pubblicato due report che analizzano l’andamento di questo settore in Emilia-Romagna dal 2016 al 2020.
Le analisi proposte mettono in evidenza gli effetti a breve e medio termine della crisi sanitaria globale, mostrando alcune differenze per le compravendite e per gli affitti.
Compravendite
L’ondata pandemica ha influenzato il mercato modificando questi flussi: in particolare, nel primo semestre del 2020, le transazioni dei capoluoghi regionali si sono ridotte di oltre il 9% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Considerando un’abitazione normale in zona periferica, e considerando la media regionale dal 2016 al 2020 a livello regionale, i valori di compravendita (in € per mq) si sono ridotti del 4,3% quelli minimi e del 3,6% quelli massimi.
Affitti
La disponibilità patrimoniale limitata da parte degli affittuari ha determinato, a volte, il mancato pagamento (totale o parziale) dei canoni. Agli inquilini è stato comunque garantito di poter disporre della casa. In questo contesto la normativa ha sospeso l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili.
Negli ultimi 5 anni, a livello regionale, i valori medi, sia minimi che massimi, dei canoni di affitto (in €/mq/mese) di un’abitazione in zona periferica hanno subito un aumento di quasi il 2% per i valori minimi e del 4,2% per quelli massimi. Questi dati sono influenzati, in particolare, da un aumento dei canoni di locazione nelle province di Bologna, Ravenna e Modena e in alcune zone del ferrarese.
I due report completi sono consultabili online e scaricabili all’interno del sito web dell’Osservatorio politiche abitative (sono disponibili anche i dati utilizzati in formato XLS):