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Introduzione

Mezzi manovrabili a distanza e guidati dall’Intelligenza artificiale per creare e offrire nuove soluzioni tecnologiche. Un sistema per scambiare, archiviare e valorizzare informazioni, grazie a reti di strumenti interconnessi: ad esempio per avvistare subito e monitorare in seguito gli incendi, riconoscere le carcasse degli animali per avviare le misure sanitarie di contenimento, irrigare e controllare le coltivazioni in agricoltura, monitorare e prevedere potenziali frane, controllare argini e alvei dei fiumi.  

Sono solo alcune delle applicazioni che si intersecano con il settore dei droni high-tech, dotati di sistemi e sensori innovativi per la sicurezza e il monitoraggio ambientale e civile. Un settore che, con la disponibilità di un’accademia di volo tra le più grandi in Italia per l’addestramento dei piloti in scenari critici, è al centro del progetto che vede assieme l’Accademia Exadrone del Centro Ricerche Enea del Brasimone (BO) e il Centro di Competenza Droni della Regione Emilia-Romagna.

“Droni e sensori sono strumenti ormai indispensabili per offrire nuovi servizi digitali, sistemi per scambiare e valorizzare informazioni. In questo ambito- spiega l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni- il Centro di Competenza Droni supporterà lo sviluppo di nuove competenze di ricerca e la formazione degli operatori. Il ruolo della Regione mira a garantire la qualità e l'efficacia degli investimenti nella tecnologia dei droni a servizio dell’ente, con l’obiettivo di gestire correttamente tutti gli aspetti amministrativi, tecnologici e i servizi collegati”.

"Enea è l'unico ente pubblico in Italia in grado di erogare corsi teorici e pratici per il pilotaggio di droni per esigenze specifiche, in linea con il regolamento dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea- ha evidenziato Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Nucleare di Enea-. Il nostro obiettivo è creare un centro di eccellenza per la formazione dei piloti di droni in grado di garantire operazioni di volo sicure ed efficienti, rispondendo alle esigenze della Regione e delle istituzioni votate alla sicurezza e al monitoraggio dell'ambiente”.

Co-finanziato dalla Regione con 581mila euro, Exadrone è condotto da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, nel Centro Ricerche Enea Brasimone a Camugnano (Bo), in collaborazione con l’ente di ricerca nell’ingegneria elettronica Metaprojects.

Il progetto, nato nel 2019, rientra nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto tra Enea, Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana ed è la prima attività della pubblica amministrazione riconosciuta dall'Ente nazionale di aviazione civile e abilitata al rilascio delle certificazioni europee di volo con droni. 

Oggi entra in una nuova fase grazie al coinvolgimento diretto della Regione  tramite il Centro di competenza droni regionale. Tra gli obiettivi del Centro: la formazione dei dipendenti impegnati nelle missioni di volo e lo sviluppo di  progetti  per migliorare l’azione sul territorio e  creare nuove opportunità di mercato per imprese ed investitori su un settore in forte crescita come quello dell’aerospazio.

La sinergia del Centro con Exadrone non si esaurisce con l’addestramento per i piloti, ma si concretizza anche in un laboratorio accreditato dalla Rete Alta Tecnologia dove si progettano droni e sensori per applicazioni speciali di monitoraggio ambientale e trasporto merci.

Cosa fanno i droni

Grazie ai droni è già possibile il trasporto di merci e presto anche quello delle persone. Sono utilizzati in servizi di protezione civile come le consegne di medicinali in caso di strade interrotte e popolazioni isolate. Inoltre, grazie all’impiego di soluzioni di realtà aumentata, è possibile vedere dinamicamente, e in una modalità arricchita di dati e informazioni utili, gli scenari oggetto di un evento o di una attività, così da poterli analizzare in modalità immersiva in ambienti virtuali condivisi.

Possono essere utilizzati in situazioni di gestione dell’emergenza: dal trasporto di beni di prima necessità e sanitari, ai farmaci, al plasma. Consolidato il loro impiego nelle tecniche dell’agricoltura di precisione e della prevenzione epidemiologica, sia in ambito fitosanitario che zootecnico, ad esempio per il contenimento della peste suina.
Un altro ambito è il controllo e monitoraggio del territorio sia in situazioni ordinarie che critiche consentendo una maggiore efficacia della raccolta dati tramite sensoristica.

Grazie al supporto dei droni, il personale impiegato nelle missioni può essere preservato dall’esposizione diretta a rischi anche gravi, ad esempio in caso di inondazioni, incendi, crolli, situazioni di dissesto.

Il loro impiego rappresenta un’opportunità di sviluppo per le realtà imprenditoriali del territorio attraverso la nuova filiera di business per la logistica e il trasporto delle persone.

Cosa fa il Centro di Competenza Regionale

Hanno aderito al Centro di Competenza Regionale 110 collaboratori appartenenti ad Agenzie e Direzioni di tutto il territorio. Tra i suoi compiti la formazione dei piloti e le missioni di volo; la responsabilità giuridico-legale e assicurativa, la gestione del personale, con certificazioni e abilitazioni. Il Centro di Competenza Regionale coordina poi dati, sicurezza e sperimentazione di nuove tecnologie.

Un altro ambito riguarda le applicazioni del volo remoto: studio dei casi d'uso, sviluppo di nuovi scenari di impiego e condivisione delle soluzioni e delle buone pratiche.

Ultimo aggiornamento: 13-02-2025, 12:15

Foto di Vilius Kukanauskas da Pixabay