Paesaggio 2026. PNRR e transizione ecologica, come bilanciare sviluppo e tutela?

Il FAI ha dedicato il XXVI Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari al paesaggio italiano

Si è tenuto sabato 19 febbraio 2022 l’incontro annuale che la Fondazione FAI - Fondo per l'ambiente italiano - organizza per la sua rete di Delegati e volontari. L'evento di quest'anno, intitolato “Paesaggio 2026. Visione, educazione, competenze” ha messo il paesaggio al centro di una riflessione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo, per sottolineare la necessità di bilanciare lo sviluppo con la tutela nel processo di transizione ecologica dell’Italia.

Il convegno ha inteso offrire elementi di conoscenza e spunti di riflessione per leggere e interpretare  un momento di storica trasformazione dell’Italia nel contesto della transizione ecologica globale. Le nuove opere favorite dal Piano finanziato dall’Europa avranno un inevitabile impatto sul paesaggio italiano: per evitare il paradosso di compromettere il paesaggio nella giusta battaglia per l’ambiente, serve governare la trasformazione con riforme che portino regole condivise, competenze aggiornate e strumenti efficaci a servizio dello sviluppo, ma anche e soprattutto con una tutela che non vieti ma accompagni il cambiamento.

  

SESSIONE MATTUTINA

La sessione mattutina, dedicata al paesaggio come prodotto di una visione culturale, è stata aperta dall'intervento del Presidente del FAIMarco Magnifico, che ha ricordato l'importanza della pianificazione del paesaggio, osservando che solo sei regioni su venti hanno approvato un piano paesaggistico regionale esito di co-pianificazione con il Ministero dei beni culturali come prescritto dal Codice dei beni culturali del 2004, sottolineando la necessità di coltivare una coscienza diffusa sul valore culturale del nostro paesaggio.

Michael Jakob, professore dell’Haute École du Paysage, d’Ingénierie et d’Architecture di Ginevra, e Carlo Tosco, docente di storia dell’Architettura al Politecnico di Torino, si sono soffermati sulla definizione di paesaggio, termine polisemico che, a differenza del più oggettivistico concetto di territorio, presuppone un approccio più qualitativo che quantitativo, e non può prescindere dalla dimensione temporale, essendo l'identità del paesaggio il risultato di lunghi processi di selezione e trasformazione dei territori.

Come insegnare ad architetti e amministratori a trasformare il paesaggio e come si dovrebbe governare questa trasformazione è stato il tema degli interventi di Bertrand Folléa, docente dell’École Nationale Supérieure de Paysage di Versailles-Marseille, e di Ilaria Borletti Buitoni, già Sottosegretario del Ministero della Cultura con delega al Paesaggio.

Lo scrittore Antonio Scurati ha raccontato la sua personale presa di coscienza del valore del paesaggio, mentre Stefano Boeri, architetto e urbanista, e Gilles Clément, celebre paesaggista francese, hanno proposto alcune riflessioni sul paesaggio del futuro, da progettare e coltivare per favorire una più equilibrata relazione tra Uomo e Natura.

  

SESSIONE POMERIDIANA

La sessione pomeridiana, dedicata all’attualità della transizione ecologica nel PNRR, è stata aperta dall'intervento della vicedirettrice generale FAI per gli affari culturali, Daniela Bruno, che ha ricordato che il paesaggio non è un monumento immutabile ma l'esito delle evoluzioni della tecnica e della cultura, ed è pertanto necessario imparare ad osservarne gli elementi che ne connotano l'identità per poter inaugurare una nuova e necessaria stagione pianificatoria.

Michele Munafò, responsabile del Servizio per il sistema informativo nazionale ambientale dell'ISPRA, ha offerto una panoramica sullo stato attuale del paesaggio italiano, osservando che mentre le zone pianeggianti e costiere sono affette da un incessante consumo di suolo, le aree interne patiscono il fenomeno dell'abbandono colturale.

Marco Leonardi, dalla Cabina di Regia del PNRR presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Renzo Tomellini, Capo della Segreteria tecnica del Ministero della Transizione ecologica, hanno illustrato le missioni e i concreti interventi del Piano che impatteranno sul paesaggio e il loro stato di attuazione. 

Luisa Papotti, Soprintendente della Città Metropolitana di Torino, ha portato una testimonianza dal fronte della tutela paesaggistica, interrogandosi sull'efficacia di una legislazione che porta a esercitare la competenza della tutela solo su porzioni di territorio (le aree vincolate per decreto e quelle per legge) e si concentra sulla conservazione della matericità delle componenti del paesaggio, trascurando le usanze, le prassi e la cultura che ad esso sottendono. Sarebbe auspicabile, invece, promuovere una forma di tutela attiva del paesaggio, da esercitare in coordinamento con le politiche agricole e industriali.

La pianificazione come efficace strumento per bilanciare sviluppo e tutela è stato oggetto dell’intervento di Anna Marson, docente di urbanistica allo IUAV di Venezia, che ha suggerito anche l'introduzione di indicatori significativi per il paesaggio nelle procedure di VAS e VIA e di premialità per le regioni che si dotino di piani paesaggistici.

Il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e Province autonome Massimiliano Fedriga e il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini hanno aggiunto il punto di vista dei territori e delle comunità locali, sui quali il PNRR concretamente inciderà.

Il convegno è stato chiuso dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha ricordato che la tutela del paesaggio non è solo un dovere costituzionale ma una opportunità economica, ed è quindi importante trovare un punto di equilibrio tra l'esigenza di investire nelle energie rinnovabili e quella di tutelare il paesaggio. 

  

ALTRI INCONTRI DAL 21 AL 24 FEBBRAIO 

Da lunedì 21 a giovedì 24 il convegno del FAI prosegue con una serie di incontri trasmessi via web sul canale YouTube del FAI, volti a declinare il tema generale in ambiti di ulteriore approfondimento, con il contributo di professionisti e tecnici e il racconto di concrete esperienze raccolte dai territori. I temi dei singoli incontri saranno: Paesaggio ed Energia, Paesaggio e Agricoltura, Paesaggio e PNRR, Paesaggio e strumenti.

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ultima modifica 2022-02-24T20:18:43+02:00
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