SEMINARIO DI ASCOLTO IN PROVINCIA DI PIACENZA #11

Lo scorso 16 settembre l’Assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale Raffaele Donini ha formalmente avviato il processo di formazione della nuova legge urbanistica regionale, proponendo un ampio percorso partecipato, la cui prima tappa è l’ascolto e la raccolta di suggerimenti, suggestioni e proposte dai territori. L'incontro presso la Provincia di Piacenza si è tenuto il 13 gennaio 2015.

Chi era presente:

  • Provincia di Piacenza
  • ANCI e 32 Comuni su 48 (Alseno, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Calendasco, Caorso, Carpaneto Piacentino, Castel San Giovanni, Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino, Coli, Corte Brugnatella, Cortemaggiore, Farini, Ferriere, Fiorenzuola d'Arda, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Piacenza, Piozzano, Podenzano, Ponte dell'Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio Piacentino, Sarmato, Travo, Villanova sull'Arda, Zerba)
  • 5 ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Geometri, Geologi, Agronomi)
  • 5 associazioni di categoria (Confindustria, Legacoop, Unione Commercianti, CIA, Coldiretti )
  • 1 associazione culturale e ambientale (Legambiente)
  • 1 Consigliere regionale (Katia Tarasconi)

 

Chi ha introdotto:

  • Raffaele Donini, Assessore ai trasporti, reti infrastrutturali materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale
  • Francesco Rolleri, Presidente Provincia di Piacenza
  • Luca Quintavalla, Consigliere Provincia di Piacenza delegato all'Urbanistica

 

Chi è intervenuto:

  • Provincia di Piacenza (Vittorio Silva, Servizio programmazione, territorio e trasporti)
  • Ordine Architetti (Enrico De Benedetti, Laura Gazzola, Nicola Oddi)
  • Ordine Geologi (Ermani Emanuele)
  • Comune di Coli (Luigi Bertuzzi, Sindaco)
  • Ordine Agronomi (Claudio Piva)
  • Comune di Caorso (Fabio Callori, Vicesindaco)
  • Comune di Castell'Arquato (Ivano Rocchetta, Sindaco)
  • Comune Fiorenzuola d'Arda (Giovanni Compiano, Sindaco)
  • Comune di Piacenza (Silvio Bisotti, Assessore alla pianificazione e rigenerazione urbana)
  • Comune di Carpaneto Piacentino (Gianni Zanrei, Sindaco)
  • Regione Emilia-Romagna (Roberto Gabrielli, Dirigente Servizio Pianificazione urbanistica)
  • Legambiente (Giuseppe Castelnuovo)

 

Quali temi sono stati sollevati:

  • Capisaldi della nuova legge: serve una nuova politica di sviluppo territoriale perchè è cambiato il paradigma di sviluppo e lo scenario economico-edilizio, quindi le parole chiave ora sono, anche per l'Europa, riqualificazione, rigenerazione, riduzione del consumo di suolo verso il saldo zero, ma anche investimenti per realizzare le infrastrutture e i seri progetti di sviluppo attraverso una logica negoziale con qualità del progetto.

 

  • Consumo di suolo: si esprimono perplessità sul saldo zero e bisogna chiarire che cosa si intende esattamente: se bilancio delle superfici impermeabilizzate, molto difficile da mettere in pratica, o bilancio rispetto ai 250 kmq di previsioni... Si esorta ad avere coraggio nella legge sul tema del consumo di suolo, per il quale siamo ad un punto di non ritorno. Bisogna congelare i perimetri urbanizzati e incentivare al massimo la rigenerazione. Sui residui bisogna prevedere degli strumenti prescrittivi che portino ad un ridimensionamento dei PSC vigenti secondo un principio di realtà, perchè queste previsioni hanno un forte impatto sulla salute (v. aumento dell'inquinamento atmosferico).

     

  • Rigenerazione e riqualificazione urbana: l'espansione è troppo competitiva rispetto alla rigenerazione... Servono politiche fiscali a livello nazionale (insieme alla riforma dei regimi dei suoli). E' importante il tema dell'incentivazione di carattere fiscale e scontistica, non solo gli incentivi volumetrici. Serve un quadro conoscitivo a scala locale finalizzato alla rigenerazione.

 

  • Livelli di governo del territorio: Bisogna semplificare prevedendo 3 livelli: regione, area vasta, comune, ed un solo piano per ogni livello. Il piano dell'area vasta deve avere contenuti conoscitivi e di supporto ai piani comunali (carta unica dei vincoli), contenuti di pianificazione strategica e contenuti di pianificazione strutturale di coordinamento dei comuni. Le logiche di sviluppo si gestiscono ad un livello più ampio di quello comunale, come strumenti di promozione del territorio, non solo di regolazione. Servono strumenti di pianificazione strategica che sappiano dialogare con tanti interlocutori per promuovere le occasioni di sviluppo (v. piano strategico della Franciacorta).

     

  • Pianificazione comunale: Per i Comuni va bene il piano del Sindaco (POC) e un regolamento semplice. Bisogna dividere la componente strutturale e operativa, altrimenti si torna al PRG. Il PSC comunale è necessario perchè fare un PSC d'area vasta è impossibile: alcune scelte vanno lasciate a scala comunale. Bisogna differenziare le tipologie di strumenti per le diverse tipologie di comuni (grandi e piccoli, in territori “forti” e “deboli”). Per la pianificazione sono necessari adeguati approfondimenti geologici e idrogeologici a scala comunale.

     

  • Semplificazione delle procedure: si propone il superamento della Conferenza di pianificazione per i piani comunali da sostituire con una Conferenza di servizi sulla proposta di piano e sulla VAS. Le aree vaste non possono verificare tutti i PUA e nemmeno alcune tipologie di varianti. La Valsat deve essere fatta sulla proposta di piano e non sul piano controdedotto e non va fatta per i PUA.

 

  • Contenuti: C'è il problema della dispersione degli insediamenti abitativi e del riuso dei fabbricati agricoli per altri usi: vanno ridotti i conflitti tra il sistema produttivo agricolo e gli usi impropri in territorio rurale. C'è differenza tra il sistema di pianura e quello di montagna: gli obiettivi sono diversi. Da una parte bisogna contenere e dall'altra riabitare le aree deboli... In collina e in montagna c'è lo spopolamento, però non bisogna realizzare nuove case residenziali ma usare l'esistente per la valorizzazione del territorio. Bisogna individuare grandi aree produttive nei posti giusti, selezionando e non accontentando tutti.

 

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ultima modifica 2016-01-29T13:23:00+02:00
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