Rigenerazione urbana

LabHUB 2 | Usi temporanei a supporto ai servizi per la collettività | 11 giugno 2020

Ragionamenti sul valore della pratica anche alla luce del contesto post-corona virus. Servizi di accoglienza, culturali e di comunità e le Reti. Interventi: Elly Schlein - Vicepresidente e Assessore regionale al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica | Elena Ostanel - IUAV | Federica Rocchi e Silvia Tagliazucchi - Associazione Amigdala | Luca Zamagni - Associazione Palloncino Rosso | Claudio Calvaresi (Avanzi di Milano) e Laura Caruso (CasermArcheologica di Sansepolcro - AR) - Rete Lo Stato dei Luoghi |

Ha introdotto i lavori  Elly Schlein  Vicepresidente e Assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE.2 laboratorio

Registrazione dell'incontro - video 1 parte | video 2 parte

In sintesi alcune tematiche affrontate:

  • L’emergenza COVID ha portato a che le istituzioni e i promotori dal basso si attivino e lavorino in maniera diversa, con questi principali cambiamenti:
    • vi è stato il riconoscimento in maniera diversa degli spazi rigenerati poiché molti di questi, in quanto ibridi, hanno potuto raggiungere i territori e proporre modelli di servizi in grado di arrivare ai più soli;
    • le città rimettono al centro lo spazio pubblico e lo spazio all’aperto (pedonalizzazioni per avere più spazi e piani di adattamento che da temporanei possono offrire nuove soluzioni permanenti)
    • nuove partneship per la gestione ed il finanziamento immaginando e proponendo nuove “infrastrutture di comunità”: esempi a padova nell’ambito dell’accoglienza con coinvolgimento di Comuni volontariato e terzo settore e centri sociali.
    • ruolo delle regioni
  • Nel racconto della colonia Bolognese viene offerto un modello di welfare diverso, di sussidiarietà circolare dove una proposta che combini memoria e attualità può essere possibile recuperando l’intervento pubblico attraverso logica consortile (esperienze del consorzio di enti locali del Novarese) unito a prassi di co-gestione con associazioni e terzo settore
  • I bandi per i soggetti come questi, operatori culturali ibridi, e per la trasversalità dell’arte performativa che propone progettualità articolate, sono difficili perché ancora pensati a comparti (servizi/servizi, arte/arte). I più interessanti sono forse quelli che guardano allo sviluppo di imprese culturali e start-up (Founder35, Culturability). Il bando cultura della Regione Toscana ha introdotto cambiamenti, nascendo
  • La dimensione della rete dello stato dei luoghi nasce per rappresentare contenuti (impatti sociali che superino il profitto, valore della coprogettazione, supporto a territori marginali) e soggetti (rappresentanza in tavoli regionali e ministeriali della cultura e dell’urbanistica in mancanza di omogeneità).
  • Rapporto con PA di questi nuovi soggetti: troppe richieste in termini di supplenza per servizi (che la PA non sa più offrire) e di garanzie (fidejussioni su concessioni, garanzie all’accesso), poco coinvolgimento non solo nella progettazione dei servizi (co-progettazione) ma anche nella creazione di politiche (co-creazione). Rivedere in logica di opportunità i soggetti e strumenti (es. contrattualistica sulla produzione della pubblica utilità, nuove forme di descrizione di soggetti che non rientrano tout-court nei codici ATECO, nuovi glossari). Alcune amministrazioni hanno iniziato a fare un lavoro di riconoscimento (Bologna, Milano, Regione Toscana). L’esperienza dell’Associazione GAER la creatività giovanile ha visto nei comuni capoluoghi la diffusione di pratiche orizzontali, ma ovviamente non in tutti i territori permeato allo stesso modo.
  • Differenza tra soggetti che sono imprenditori civici e cittadinanza attiva, tema della professionalità, dell’interesse collettivo e capacità di rappresentare e valutarne impatto.

Segnalazioni collegate al tema, ma riferiti ad altri servizi regionali:

RiPartecipiamo, un questionario per mappare le esperienze Come sono cambiati i progetti partecipativi dopo l’emergenza sanitaria?

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ultima modifica 2021-02-11T12:08:10+02:00
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