Bologna

Da palazzo-ghetto a condominio sociale per giovani coppie e fuorisede: a Calderara il Garibaldi2 diventa Pop House

Da palazzo-ghetto a condominio sociale per giovani coppie e fuorisede: a Calderara il Garibaldi2 diventa Pop House
22 appartamenti appena ristrutturati messi a disposizione a canoni calmierati
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Da un passato travagliato alla rinascita, fino a diventare esempio di convivenza tra persone di diversa età e condizione sociale disposte a mettersi in gioco per partecipare ad un'esperienza innovativa. Il tutto all'insegna della sostenibilità ambientale e con costi d'affitto calmierati. Dalla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Calderara di Reno e cooperativa sociale Piazza Grande di Bologna nasce Pop House, un progetto di housing sociale che prenderà il via nei prossimi mesi in un immobile di proprietà mista pubblico-privata, a coronamento di un programma di rigenerazione urbana proseguito per anni che ha riguardato l'intero complesso edilizio di via Garibaldi 2.   

Un condominio, quello ristrutturato a spese dell'amministrazione comunale, per dare ospitalità a prezzi calmierati in particolare a giovani coppie, anziani soli (over 65), famiglie con figli piccoli e studenti fuorisede.  L'iniziativa è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa in Regione a Bologna dal presidente Stefano Bonaccini, dal sindaco di Calderara, Giampiero Falzone, e dalla presidente di Piazza Grande, Ilaria Avoni, a cui è affidata la gestione del progetto.

"Siamo davanti a un intervento che ha un doppio, grande valore, di rigenerazione urbana e sociale - ha affermato il presidente Stefano Bonaccini-. Un progetto che non solo mette a disposizione a canoni calmierati 22 appartamenti appena ristrutturati, ma si basa su una concezione dell'abitare innovativa, fondata sullo sviluppo di forti relazioni sociali tra condomini, che in questo modo costruiscono vere e proprie comunità. Un modello di welfare che dà risposte alle nuove domande di bisogno in questa fase di crisi, col quale, al tempo stesso, far fronte all'emergenza abitativa". 

"Quello che più mi piace del progetto di Piazza Grande - ha aggiunto il sindaco di Calderara Giampiero Falzone - è il requisito richiesto in fase di selezione delle candidature: bisogna essere motivati e dimostrare un atteggiamento positivo e intraprendente per partecipare alla nascita di una comunità attiva e solidale. Calderara Pop House non sarà un semplice condominio, ma un insieme di persone che vogliono divertirsi, collaborare e costruire qualcosa di importante per loro stessi e anche per gli altri".

"Il progetto Pop-House- ha rimarcato la presidente di Piazza Grande Ilaria Avoni - è un esperimento per noi molto importante. La mission di Piazza Grande è incentrata sul contrasto all'emarginazione e la questione abitativa è uno degli elementi cruciali di questo fenomeno. A Calderara proviamo a immaginare la casa in una dimensione sociale e relazionale, l'unica per noi realmente sostenibile. Rivolgiamo questa sfida a studenti, giovani coppie, famiglie, lavoratori e lavoratrici di passaggio. Proviamo a sperimentare questo modello in una porzione di edilizia pubblica di un comune dell'area metropolitana bolognese. Se l'esperimento riuscirà, avremo tra le mani un modello sostenibile e immediatamente esportabile per dare una risposta all'emergenza casa che sta interessando il nostro territorio".

Sono 22, sui 38 complessivi che fanno parte dell'edificio, gli appartamenti che l'amministrazione comunale, spiega una nota, "ha messo a disposizione del progetto. Alloggi di varie dimensioni e tipologie rimessi recentemente a nuovo e parzialmente arredati, pronti ad ospitare dall'inizio dell'anno prossimo un gruppo di motivati affittuari selezionati con due bandi ad hoc".