Fondo nazionale integrativo per i Comuni montani
Il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani è stato istituito dalla legge 24 dicembre 2012 n. 228, “Legge di stabilità 2013”, art. 1, commi 319, 320, 321. Esso finanzia progetti di sviluppo socio-economico, anche pluriennali, a carattere straordinario e che non possono riferirsi alle attività svolte in via ordinaria dagli enti interessati.
Dall'anno 2014, il Fondo ammonta a 5 milioni di euro ogni anno (legge n. 147 del 2013, comma 352, che modifica la legge n. 228 del 2012, art.1, comma 319). A gennaio 2014 è stato firmato il decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie che individua i destinatari del fondo (comuni totalmente montani ai sensi della L. 991/1952), le procedure per la ripartizione dei fondi, le modalità di presentazione delle domande e i criteri di valutazione dei progetti.
All' Emilia-Romagna sono state destinate n. 27 quote annuali da 25.000 euro e n. 3 quote pluriennali da 100.000 euro, per un finanziamento totale di 975.000 euro da spendere nei seguenti ambiti di intervento:
- a) incentivazione a esercizi commerciali (classificati con codici ATECO 471 – commercio dettaglio esercizi non specializzati e 472 – commercio dettaglio alimentari, bevande, tabacco in esercizi specializzati) per l'avvio, il mantenimento o l'ampliamento dell'offerta commerciale;
- b) servizi di consegna su ordinazione di merci a domicilio;
- c) servizi di trasporto cittadini per raggiungimento delle sedi di mercati in territori montani.
Con la determinazione n. 19587 del 4/12/2017 la Regione ha approvato la graduatoria per l’assegnazione delle quote previste dal primo bando. Le domande ammissibili e finanziabili sono risultate essere 17. In data 29 dicembre 2017 è stato pubblicato il primo decreto 28.12.2017 di asseveramento delle graduatorie dei progetti presentati dai comuni montani predisposte dalle Regioni come previsto dal Bando per le annualità 2014-2017 del Fondo.
Dai 97 Comuni totalmente montani dell'Emilia-Romagna non sono arrivate domande in numero sufficiente per poter esaurire le quote disponibili: risultano non assegnabili n. 10 quote annuali e n. 3 quote pluriennali, per un totale di 550.000 euro. Tali quote, mantenute a favore dell'Emilia-Romagna, saranno messe a disposizione delle domande che potranno essere presentate a seguito dell'emanazione del secondo bando. Le quote non attribuite d'importo complessivo pari a 550.000 euro si aggiungeranno alle quote che verranno attribuite con il nuovo riparto delle annualità 2018 e 2019.