In merito agli effetti dell'approvazione del Poc per le opere pubbliche o di interesse pubblico: lo stesso assume il valore e gli effetti del PUA e comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere in esso previste
Archivio sentenze
Questa sezione è dedicata alla giurisprudenza riguardante l’applicazione della normativa regionale in materia di governo del territorio. La banca dati delle sentenze, accessibile a chiunque vi abbia interesse, viene periodicamente aggiornata con le ultime e più rilevanti pronunce giurisprudenziali. Le principali sentenze, raccolte in ordine cronologico decrescente, possono essere consultate anche in nota agli articoli delle leggi regionali in materia. Per maggiori informazioni consulta la pagina guida alla ricerca.
In merito alla scelta del Comune di inserire nel P.O.C. solamente interventi oggetto di accordi già sottoscritti ed approvati ai sensi dell'art. 18 della L.R. n. 20/2000
E’ illegittimo il parere comunale ai fini della sanatoria degli abusi edilizi in aree vincolate la cui motivazione non tenga conto delle caratteristiche dell’abuso in confronto al contesto ed alle ragioni del vincolo
Sulla necessaria conformità del RUE al PSC in ordine agli aumenti consentiti della SU
La realizzazione abusiva di box in lamiera si configura come intervento soggetto al regime del permesso e conseguentemente sotto il profilo sanzionatorio al regime della demolizione
Il termine di 45 giorni per l’adozione dell’ingiunzione di demolizione decorrenti dalla data di emissione dell’ordine di sospensione dei lavori, ai sensi dell’art. 4 della L.R. n. 23/2004, ha natura ordinatoria e non perentoria
E' illegittima la variante urbanistica che pone limitazioni alla localizzazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabili.
Oneri di urbanizzazione primaria. Scomputo proporzionale nel caso di esecuzione diretta delle opere da parte del titolare del permesso. Monetizzazione sostitutiva della cessione.
E' illegittimo l’annullamento del permesso di costruire senza alcuna indicazione dell’interesse pubblico e senza alcuna valutazione né dell’interesse del privato né della comparazione dei rispettivi interessi
Le delibere regionali n. 28 del 2010 e 51 del 2011 non sono direttamente impugnabili, essendo la valutazione definitiva del progetto proposto rimessa alla valutazione della competente amministrazione provinciale.
L'adozione del PSC ai sensi dell'art. 12 della LR n. 20/2000 pur in assenza degli altri strumenti urbanistici rende inoperante il regime transitorio previsto dall'art. 41/4 c. della stessa legge e quindi l'introduzione o l'assunzione di varianti
La prescrizione, contenuta permesso di costruire in sanatoria, di rimuovere i cd velux è illegittima qualora non sia sorretta da una puntuale motivazione in ordine alle ragioni estetiche
All’intervento edilizio con variazioni essenziali rispetto al titolo (nella fattispecie aumento di superficie, volume e sedime superiore al 10%, cfr. art. 23 L.R. 31/02), è applicabile l’art.31 del T.U. 380/01
In merito al controllo dei contenuti dell’asseverazione allegata alla D.I.A.
In merito alla differenza tra ristrutturazione edilizia mediante demolizione e ricostruzione e nuova costruzione
Gli impianti di telefonia mobile (qualificati come opere aventi carattere di pubblica utilità) sono assimilati ad opere di urbanizzazione pertanto l’istallazione di tali impianti è svincolata dalla destinazione urbanistica di zona.
In merito alla conformità delle opere oggetto di D.I.A. agli strumenti urbanistici, ai regolamenti edilizi vigenti, alle norme di sicurezza e a quelle igienico sanitarie prevista dall’art. 10 LR 31/02
L ’autorizzazione paesaggistica è illegittima se la motivazione si fonda solo sul “valore limitato”, “entità e tipologia” o “natura e funzione” delle opere, senza descrivere le opere stesse e l’oggetto della tutela.
L’autorizzazione ambientale rilasciata dal Comune è illegittima se manca una adeguata comparazione, in relazione ai valori paesaggistici tutelati dal vincolo, della situazione dei luoghi prima e dopo l’intervento autorizzato.
Problematiche attinenti all’interpretazione, alla nullità, per indeterminatezza ed indeterminabilità dell’oggetto, alla causa e alle clausole vessatorie previste nelle convenzioni urbanistiche
In merito all’obbligatorietà della redazione del progetto inerente l’impianto elettrico ed al suo deposito contestualmente al progetto edificatorio
La vigenza di variante urbanistica adottata, tale da rendere non assentibile l’intervento, non può legittimare un diniego definitivo, ma unicamente un atto soprassessorio destinato a esaurire i propri effetti una volta concluso l’iter della variante
In merito alla natura giuridica della DIA/SCIA e agli strumenti di tutela del terzo che si ritiene leso a seguito dell’attività dichiarata/segnalata
In sede di autorizzazione regionale o comunale l’atto positivo di assentimento necessita di adeguata motivazione sulla effettiva compatibilità dell’intervento edilizio rispetto agli specifici valori paesistici dei luoghi oggetto di tutela
Autorizzazione paesaggistica; l’ente competente deve valutare il contesto ambientale e paesaggistico in cui si inserisce l’opera ed esaminare la compatibilità con i valori oggetto di salvaguardia
Non ogni modificazione del progetto edilizio originariamente assentito richiede in via automatica un’ulteriore formale verifica di compatibilità con i valori tutelati dal vincolo paesaggistico.
In merito agli interventi, assoggettati a denuncia di inizio attività, relativi ai “significativi movimenti di terra senza opere non connessi all’attività agricola …” di cui all’ l’art. 8, comma 1, lett. m), della L.R.. n. 31 del 2002
In merito alla necessità di un permesso di costruire nel caso di opere che incidano in modo permanente e non precario sull’assetto edilizio del territorio e in merito alla nozione urbanistico edilizia di pertinenza