La mostra "Paesaggi Periurbani" va a FICO!

Lunedì 12 febbraio, ore 18.30 Fondazione FICO - Bologna

La mostra “Paesaggi periurbani- Le esperienze formative di Materia Paesaggio” continua il suo itinerario nei luoghi più significativi del territorio.

Infatti, dopo essere stata ospitata presso Urban center Bologna dal 24 ottobre al 18 novembre 2017, ora verrà esposta a Fondazione FICO, Parco Eataly World  Bologna dal 12 al 26 febbraio 2018, nello Spazio 11, seconda tappa del tour che la porterà in altre sedi, con l’intento di stimolare confronto sul tema e di diffondere un metodo formativo.

Materia paesaggio - il percorso formativo sviluppato dalla Regione Emilia Romagna e di ANCI Emilia Romagna in attuazione della Convenzione europea del paesaggio  per indagare insieme contesti e temi specifici connotanti i paesaggi regionali, promuovendo lo scambio e il confronto tra operatori e discipline differenti – ha affrontato nelle due ultime edizioni il paesaggio periurbano, “luoghi del margine”, dunque, come motore potenziale di rigenerazione per la città e non solo come terreno di potenziale disagio o conflitto. Questo con lo sguardo del pianificatore regionale, cioè  con l’obiettivo di indirizzare le ricadute di approfondimento sulle politiche e sulle azioni che la Regione ha in atto per il territorio: dall’adeguamento del PTPR, alla attuazione della legge urbanistica regionale, alla riduzione del consumo di suolo, alle azioni da attuare sul territorio rurale e su quello periurbano.  

La mostra a Fondazione FICO per ragionare del paesaggio intorno a FICO: per riflettere sul territorio periurbano e rurale come bene comune e risorsa pubblica, infatti, l’area studio dell’ultima esperienza di Materia Paesaggio è stata individuata nella pianura a nord-est di Bologna, nello spazio che va dallo scalo merci al corso del Savena Abbandonato, un territorio rappresentativo di dinamiche rintracciabili in altri luoghi della regione e che pertanto diventa emblematico per temi e soluzioni possibili. Ne sono parte sia il cosiddetto cuneo agricolo di pianura di San Donato, sia le urbanizzazioni sorte in contiguità con lo storico rione del Pilastro. Tra la San Donato e lo scalo merci è localizzato il quartiere di edilizia residenziale pubblica, il cui assetto attuale è frutto della stratificazione di varie fasi edificatorie durate quasi un ventennio (dal primo nucleo della seconda metà degli anni ’60 alle più recente costruzioni degli anni ’80). Nell’ultimo decennio, accanto alla città dell’abitare si sono stratificate numerose altre trasformazioni che hanno contribuito a mutare il paesaggio di questa zona, in un ambito di funzioni e forme molto eterogenee tra loro. Dal 2000, a nord del quartiere residenziale si sviluppa su via Fanin un nuovo polo commerciale (Parco Meraville) e per gli affari (Business park). Sullo stesso asse si attestano attività alberghiere, la sede della Facoltà di Agraria e il Centro Agro Alimentare di Bologna (CAAB), e qui è nato da pochi mesi FICO Parco Eataly World Bologna.

In questo quadrante permangono però aree agricole interstiziali di una certa importanza e valore non solo ecologico ambientale ma anche di memoria storica e valore paesaggistico, che si configurano come uno spazio risparmiato dalle attività di trasformazione, che dalle radiali in uscita dalla città hanno coinvolto parte sempre più estese di territorio attorno al nucleo urbano più denso. Il valore di questo territorio è legato alla presenza di un assetto rurale che conserva ancora numerosi elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale (filari alberati, siepi, fossi, canali, maceri, edicole votive ai crocicchi) e una trama di strade nella quale sono evidente permanenze della maglia centuriale.

A conclusione delle è stata realizzata la mostra, che vuole restituire le interpretazioni, il confronto disciplinare e le visioni emerse in questi ultimi due percorsi formativi, con l’obiettivo di stimolare e sollecitare riflessioni a più voci orientate alla definizione di azioni, politiche e comportamenti per la valorizzazione dei paesaggi tra città e campagna.

 

Volantino dell'invito all'inaugurazione della mostra

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